Allegri e l'Atalanta Una lezione per Montecarlo «Serve pazienza»

Allegri e l'Atalanta Una lezione per Montecarlo «Serve pazienza»

L'Atalanta una lezione per Monaco. Perché a Bergamo è suonato un campanello d'allarme in casa della Signora. Ha preso due gol nei finali dei tempi, un inedito da quelle parti. «Errori non da Juve», l'ha detto Allegri prima di aggiungere: «Ci sarà da pedalare e soffrire fino alla fine, fino all'ultima partita». Il giorno dopo Buffon non «vuole eccedere in negatività, il pareggio non accende nessuna spia, ma ci farà bene». Però l'Atalanta è un monito per la squadra anche in chiave Champions. Perché la squadra di Gasperini ha molte cose in comune con quella di Jardim (che ieri ha battuto 3-1 in casa il Tolosa: a segno il solito Mbappè e anche l'ex granata Glik). Gioca in velocità e la Juve ha dimostrato di soffrire squadre che l'attaccano in questo modo. Allegri però ha la ricetta pronta: «Bisogna avere pazienza e non scoprirsi».

La Signora teme il Monaco e probabilmente tornerà molto utile il pareggio di Bergamo. Una frenata che alla fine potrebbe rivelarsi anche salutare visto che attorno alla squadra si è creata un'euforia clamorosa. Buffon predica prudenza e si sbilancia nei paragoni: «Il Monaco è un ostacolo duro quanto il Barcellona e Mbappè è il nuovo Henry. Lui nasceva e io avevo già fatto un mondiale in Francia». E rivela: «Dopo mezz'ora della gara con il City in trasferta, mandai un messaggio a un mio dirigente dicendogli: Guarda che questi possono arrivare in finale, sono fortissimi. A livello di notorietà non viene considerato come il Barcellona. Il problema è che il campo ha detto di sì». E a proposito di Barça altro aneddoto: «Ho confessato al Presidente che avevo annunciato che, se non avessi preso gol avrei smesso a giugno ma ho subito ritrattato».

Paulo Dybala in vista dei francesi nella notte di Bergamo ha detto: «Servirà quell'umiltà e quello spirito di sacrificio che abbiamo sempre avuto in questa stagione». Ci si aspetta un altro capolavoro dall'argentino dopo quello all'andata contro il Barcellona: «Non importa chi segna, l'importante è vincere». A dire il vero chi avrebbe un disperato bisogno del gol è Gonzalo Higuain, a secco per la seconda gara di fila in campionato e ancora senza reti nella fase a eliminazione in Champions League: «Gli auguro davvero di sbloccarsi.

Ci ha aiutato durante tutto l'anno con i suoi gol e spero che lo faccia anche da qui al 3 giugno». Non è una data a caso, ma quella della finale di Cardiff perché Dybala ha una sola cosa in testa: «Pallone d'oro? Non ci ho mai pensato... Penso solo a vincere la Champions con la Juventus».

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