Allegri prepara una Signora tosta «Sfida cambiata»

Davide Pisoni

Non è un derby come gli altri. Diverso. Massimiliano Allegri fiuta la trappola: «È un derby pericoloso». Perché questa volta più che con il Cuore Toro bisognerà fare i conti con la qualità della formazione di Mihajlovic. «È una squadra che rispetto ai Torino del passato, ha molta più tecnica e velocità e meno fisicità», dice l'allenatore della capolista. E in quella frase c'è tutto il pericolo perché «davanti hanno tre giocatori Ljajic, Belotti e Iago Falque davvero bravi». Già l'attacco: quello granata è praticamente alla pari con quello bianconero, 31 gol contro 32, rispettivamente terzo e secondo attacco del torneo. E allora la differenza la faranno le difese, in quella bianconera schierata probabilmente a quattro un posto dovrebbe averlo ancora quel Rugani, due gol di fila ad Atalanta e Dinamo Zagabria, «che è cresciuto molto e che farà dieci anni nella Juventus», la previsione di Allegri.

Non si fida del Torino l'allenatore bianconero che mischia le carte con Cuadrado in ballottaggio con Pjanic per una maglia da titolare nel 4-3-3 e il colombiano che ha messo la freccia dopo la rifinitura di ieri. Quindi un posto per l'uomo che decise l'anno scorso il derby d'andata con un gol all'ultimo minuto che diede il via alla clamorosa rimonta scudetto.

Dybala partirà dalla panchina anche se Allegri lascia aperta una porticina, ma a prescindere dagli interpreti di una cosa è convinto: «Servirà una partita tosta». Come in un ribaltamento di ruoli per un derby diverso: la Signora mostra i muscoli, il Toro esibisce la qualità. E se mai ce ne fosse bisogno ci sono un paio di lezioni da mandare a memoria. La prima è il tonfo con il Genoa che per caratteristiche ricorda tanto il Torino: «Per noi la partita di Genova deve essere come quella con il Carpi dell'anno scorso con la sola differenza che allora negli ultimi due minuti ci andò bene...». E poi l'effetto Champions: «Ne abbiamo già perse tre dopo la coppa, può bastare. E stavolta avere avuto pochi giorni per prepararla può essere un bene, perché giocarla prima con la testa è un rischio». Allegri alza l'asticella: «Tra Torino e Roma dobbiamo riuscire a conquistare più punti possibili».

Senza giri di parole e senza polemiche: «La squalifica di Strootman? Non è una roba che mi riguarda. Rocchi arbitro del derby filo-juventino? Voci che non ci devono interessare». Punto. Meglio concentrarsi sul Torino con una certezza per Allegri: «Siamo pronti».

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