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Altobelli senza segreti: "Io alla Juve? Cos'è successo davvero"

Alessandro Altobelli ha toccato diversi argomenti tra cui l'Inter di Conte, la Juventus di Pirlo, la lotta Champions e molto altro ancora

Altobelli senza segreti: "Io alla Juve? Cos'è successo davvero"

Alessandro Altobelli ha scritto pagine importanti della storia dell'Inter. Spillo in undici stagioni ha vinto uno scudetto e due coppe Italia segnando 209 reti in 466 presenze complessive. L'ex attaccante di Sonnino, tra l'altro, è il secondo miglior marcatore di tutti i tempi della storia del club nerazzurro e tra Latina, Brescia, Juventus, Inter e nazionale italiana ha realizzato oltre 300 reti in carriea vincendo anche un mondiale, quello del 1982, da grandissimo protagonista.

Spillo, com'era soprannominato da giocatore per la sua conformazione fisicia longilinea, ha toccato diversi argomento tra cui l'Inter di Antonio Conte, la Juventus di Andrea Pirlo, la lotta Champions, i suoi anni passati in nerazzurro e molto altro ancora:

Si aspettava un campionato del genere da parte dell'Inter dopo le difficoltà iniziali?

"Penso che nessuno si aspettava un campionato così da parte dell’Inter perché l’anno scorso eravamo arrivati in finale di Europa League e a un solo punto dalla Juventus, per migliorarsi bisognava solo vincere lo scudetto e diciamo che ci siamo quasi. Credo sia meritato, cercato, programmato e c'è grande soddisfazione da tifoso a guardare la classifica e vedere 11 punti di vantaggio sulla seconda in classifica. Secondo attacco più forte del campionato e miglior difesa con la Juventus: stiamo parlando di una squadra che ha fatto progressi enormi, nel girone di ritorno non si è mai perso e tutto funziona bene"

Quanti sono i meriti di Conte in questa scalata?

"Quando le cose andavano male si davano le colpe a lui e oggi che tutto va bene è giusto che si prenda anche tutti i meriti che sono tantissimi. In secondo luogo faccio complimenti alla società che ha messo nelle condizioni Conte di una avere una squadra competitiva. Marotta e Ausilio in questi due anni gli hanno preso quasi tutto e anche privarsi di Icardi è stata una mossa azzardata ma alla fine indovinata. Grosso merito, inoltre, va a Marotta che ha avuto il coraggio di scegliere Conte che aveva allenato la Juventus, non era facile portarlo a Milano perché alcuni tifosii dell’Inter lo reputano ancora oggi un gobbo juventino (ride; ndr), quelli della Juventus invece dicono che è un traditore. Per me è un ottimo allenatore e lo stiamo vedendo con i fatti. Infine grandi meriti vanno dati ai giocatori che hanno assimiliato la sua mentalità portandola poi sul campo"

Conte rimarrà all’Inter o ci saranno sorprese?

"Facciamo prima finire questo campionato e vinciamolo (ride; ndr). Non penso che Conte avrà richieste da altri importanti club europei o italiani, ci sono poche squadre oggi che possono metterlo sotto contratto. Conte ormai ha passato il suo momento più diffiicile all'Inter e lo vedo ancora all'Inter. Con un anno in più nel motore inoltre può fare bene anche in Champions con la squadra che è già fortissima e con pochi ritocchi penso diventerà ancora più forte"

Da tifoso dell'Inter ha paura a pronunciare la parola scudetto?

"Inutile nascondersi, è giusto essere prudenti ma abbiamo il 95% di possibilità di vincere il campionato, se non lo dicessimo saremmo falsi"

Chi andrà in Champions League?

"La vedo più dura per Lazio e Roma ma le altre quattro se la giocano fino alla fine per tre posti. Se dovessi sbilanciarmi io penso che la Juventus troverà la quadra e ce la farà, l'Atalanta ormai non è più una rivelazione ma una solida realtà, mentre il Milan ha fatto finora grande stagione...queste sono le squadre che hanno più chance ma occhio al Napoli di Gattuso anche se rincorrere non è facile”

Si può parlare di stagione fallimentare per la Juventus?

"Aspettiamo ancora un attimo perché se arriva seconda o terza dopo nove anni di dominio in Italia e se vince la Coppa Italia che si andrebbe ad aggiungere alla Supercoppa non si può parlare di stagione fallimentare. Questa è stata una stagione diversa dalle altre a partire dalla scelta dell'allenatore. Ne ha preso uno che non ha mai allenato ma che ha idee, volontà e stima da parte della società e che potrà diventare un ottimo allenatore se ne avrà il tempo. Credo che abbiano messo in preventivo di non vincere quest'anno".

Non è fallimentare nemmeno considerando che in rosa c'è CR7 e che è uscita agli ottavi di Champions League per mano del Porto?

"Vero che la Juventus tre anni fa ha fatto questo investimento importante per provare a vincere la Champions League ma alla fine non ce l'hanno mai fatta e dunque da questo punto di vista è sicuro una grandissima delusione. CR7 però in Italia è una sicurezza ma si sa che la vittoria della Champions non dipende mai da un solo giocatore e la Juventus con il portoghese ne è stata l'ennesima dimostrazione"

Parliamo della sua carriera da giocatore: pensa di aver raccolto meno di quanto meritasse a livello di titoli?

"Inutile pensare a quello che poteva essere (sorride; ndr). Mi accontento di quello che ho fatto ovvero 209 reti all’Inter, oltre 300 gol in carriera, 25 con la nazionale e ho vinto il mondiale. Sono poi il secondo marcatore di tutti i tempi dell’Inter, non voglio pensare se potevo fare di più o di meno ma ho sempre dato tutto, purtroppo de la carriera non è stata male”.

Qual è il ricordo più bello e quello che bruciante con la maglia dell'Inter?

"Di ricodi belli ce ne sono tanti, dalla vittoria dello scudetto dove fummo primi dalla prima all'ultima giornata fino alla tripletta realizzata con la Juventus nel 4-0 finale e in quella circostanza feci pure l'assit per Muraro. La cosa più brutta è stata la mia ultima partita con la maglia dell'Inter".

Quanto è stata dura per un tifoso dell'Inter passare alla Juventus?

"Vorrei precisare una cosa una volta per tutte: non sono andato via dall’Inter per mia volontà. Avevo ancora un anno di contratto e d'accordo con la società abbiamo strappato il contratto e mi sono ritrovato dunque senza squadra. Feci un buon Europeo con l'Italia nel 1988 e quando sono tornato mi ha chiamato la Juventus e a quel punto lì essendo libero sul mercato voglio vedere chi non avrebbe accettato".

Qual è stato il gol più bello in carriera?

"Per me sono tutti belli i gol realizzati perché si fa fatica a segnare (ride; ndr). Me li sono sudati tutti ma quello più importante è stato quello del mondiale del 1982 con il gol del 3-1 in finale contro la Germania Ovest".

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