Calcio

Altra gita per il Napoli. Caos in zona Champions

Il Napoli prosegue la sua gita turistica, la Cremonese ha vissuto la gloria di coppa Italia ma in campionato ha dovuto lasciare ogni speranza all'entrata del Maradona

Altra gita per il Napoli. Caos in zona Champions

Il Napoli prosegue la sua gita turistica, la Cremonese ha vissuto la gloria di coppa Italia ma in campionato ha dovuto lasciare ogni speranza all'entrata del Maradona. Sta all'Inter, stasera a Genova contro la Sampdoria, tenere ancora aperto il dibattito sulla famosa questione scudetto che sembra, per me, definita da tempo. Il resto sembra caos organizzato e mediocre, salvo l'Atalanta che ha potenza e qualità, con un campagna acquisti ancora una volta efficace e redditizia, sia per Gasperini, sia per il club. La capacità del tecnico di Grugliasco è quella di modificare le idee di gioco, avendo in organico alternative di qualità, l'Atalanta ha diverse soluzioni anche se la fase difensiva va registrata. Dicevo del confusione in zona Champions: Mourinho, secondo abitudine, scarica sulle condizioni del prato di Lecce il pareggio deludente, non gli è da meno Sarri che, alla vigilia delle partite, addormenta il gruppo con la visione prolungata dei filmati relativi agli avversari e sollecita la ronfata in campo, come si sta ripetendo da tempo. Tornando al valore del Napoli, se Spalletti ha dato alla squadra una identità di gioco e di personalità, con un ritmo agonistico europeo, confortato dalla superba condizione dei suoi attaccanti, non si può e non si deve dire lo stesso di Allegri e di quello che è rimasto della Juventus. Difficile giocare peggio, la penalizzazione vera è quella portata del tecnico livornese, la squadra ha vinto contro la Fiorentina con un casuale gol di Rabiot, il pareggio di Castrovilli, all'ultimo secondo, è stato annullato (come il gol di Vlahovic) secondo le nuove allucinanti regole dei geni della Fifa. Il football della Juve è lento, modestissimo, senza idee, come accade da quando l'allenatore è tornato a Torino. Preoccupano le condizioni di Chiesa, preoccupa lo stato di salute di Pogba, i medici non parlano e lasciano al tecnico il compito di annunciare in modo superficiale, diagnosi e prognosi.

La società dovrà affrontare il problema, il costo del salario del francese è pesante, in un quadro già devastato e con prospettive critiche, se non ci saranno le massime garanzie si potrebbe andare a una rescissione, in questo momento comunque non realizzabile.

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