6 HANDANOVIC. È una diquelle partite che i portieri sognano. Il voto è pleonastico, per non escluderlo.
6,5 CAMPAGNARO. Ha sistematicamente anticipato chiunque si trovasse nei paraggi. Lui alza i muri.
6,5 RANOCCHIA. Crescita costante, neppure un'uscita a vuoto, una sbavatura, un allineamento sbagliato. Così è perfino elegante.
7 JUAN JESUS. Adesso è meglio non incrociarlo: il mister viene e ti dice che giocherai punta lì dove c'è lui e tu, diligentemente, accusi subito un malessere.
6,5 JONATHAN. Ha fatto ancora il piccolo Maicon, un destro sull'1-0 meritava il gol. Padrone della palla e della fascia ( 22' st Wallace s.v. . Tocca pochi palloni, è un barilotto di esplosivo) .
7 CAMBIASSO. Il gol è classe in vetrina ma tutta la sua intelligenza esce sulla percussione di Juan Jesus che porta al 2-0 di Taider. Quella leggera carezza alla palla che torna al brasiliano e gli spalanca davanti il campo.
6,5 GUARIN. Suo al 2'58 il primo tiro nella porta del Sassuolo. Gioca, tira e distribuisce democraticamente, mette Jonathan in area sull'1-0, velocità, potenza e precisione nel secondo gol di Milito.
7 TAIDER. Il franco algerino si è inserito nel gruppo con una naturalezza sorprendente, finora non ha sbagliato una partita. Gli viene negata la doppietta per un ultimo tocco di Pucino, ma la sua incornata era diretta in porta (11' st Kovacic 6,5. Non gli sarà facile trovare spazio, la squadra così è da paura. Ma Mazzarri ha scommesso su di lui e anche l'Inter).
7 NAGATOMO. Il migliore in circolazione per scardinare le difese. Per l'1-0 va via a Gazzola a velocità doppia, cross basso e Palacio deve solo appoggiare. I due si trovano a meraviglia. Schelotto ha pianto.
8 ALVAREZ. La migliore da quando è qui, praticamente onnipotente. Non ha sbagliato un dribbling, ha fatto tutto quello che ha voluto, quando ha deciso di mandare in gol Milito ha messo giù mezza difesa e ha alzato gli occhi al cielo, come se ci fosse intesa anche da quelle parti.
7,5 PALACIO. A destra, al centro, a sinistra, non era una stagione speciale la scorsa, Rodrigo è talento puro. Due magneti nelle scarpe, una protezione della palla da studiare. (9' st Milito 7.
All.: MAZZARRI 7. Sarebbe entrato comunque nella storia dell'Inter per esserne l'allenatore nel passaggio epocale. Ci entra anche per merito sportivi: lo 0-7 in trasferta.
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