Amador in rosa, Nibali sprinta su Valverde

Oggi tappa verità sull'ottovolante delle Dolomiti e il Muro del Gatto, 350m al 19%

Pier Augusto Stagi

Cividale Cose da non credere: un costaricano in rosa e Nibali che batte in volata Valverde.

Se non l'avessimo visto con i nostri occhi, ci sarebbe davvero di che preoccuparsi. Invece è tutto vero, tutto rigorosamente documentato. Per la prima volta nella storia del Giro la maglia rosa finisce sulle spalle di un corridore che viene da Costarica. È un onestissimo e forte compagno di squadra di Valverde e il suo nome è Andrey Amador. «Andiamoci piano con i complimenti, il capitano è e resta Alejandro (Valverde, ndr)», dice immediatamente la nuova maglia rosa.

E Nibali? Nella prima vera tappa montana, alla vigilia del tappone dolomitico di oggi, dove ci sarà tempo e modo di fare indigestione di montagne con la scalata di Pordoi, Sella, Gardena, Campolongo, Giau e Valparola, Vincenzo è apparso reattivo e pimpante.

In pratica nella tappa di ieri il siciliano ha provato la febbre ai suoi diretti avversari. Non è un caso che sia stato l'unico a mettere i suoi celesti davanti a tenere alto il ritmo (grandissimo Scarponi, che da solo manda in tilt la maglia rosa Jungels, ndr), ed è anche l'unico a provare due accelerazioni sui due ultimi gran premi di giornata. Dopodiché, alla fine, sul traguardo di Cividale, si toglie la soddisfazione di sprintare per il terzo posto e per i 4 di abbuono in palio sfrecciando proprio sotto il naso di Valverde. «Nello sprint finale quest'oggi è andata bene a me», spiega il siciliano.

La tappa finisce ad un corridore del team Sky, orfano di Mikel Landa.

A vincere è l'altro Mikel: Nieve. L'altro basco se ne va sulle rampe del Porzus e arriva tutto solo al traguardo. Secondo, a 43'', un bravissimo Giovanni Visconti che, caduto in occasione di un traguardo volate valevole per il gran premio della montagna, dopo l'arrivo va in ospedale per sottoporsi ad accertamenti strumentali che escludono però fratture al costato. Per Nieve è la quarta vittoria da professionista: al Giro aveva già conquistato nel 2011 il tremendo tappone del Gardeccia.

Valverde si consola con la maglia rosa del suo fido gregario Amador e Nibali si accontenta di aver rosicchiato al murciano 4 di abbuono.

Tra Porzus e Valle ieri abbiamo assistito alle prime schermaglie tra gli uomini di classifica, con lo stesso Amador e Zakarin che mettono però in mostra qualche limite di troppo.

Pimpanti, oltre al nostro Nibali, l'olandese Kruijswijk e il colombiano Chaves.

Oggi è in programma la tappa regina: Alpago-Corvara, 210 km e sei passi da scalare, con un ammazza caffè per digerire la giornatina

ad alto contenuto montano, che potrebbe risultare fatale a molti. Nel finale l'inedito Muro del Gatto: uno strappo di 350 metri, con pendenze del 19%. Sull'ottovolante delle Dolomiti, oggi può davvero succedere di tutto.

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