Napoli «Alt, siamo noi l'anti-Juve». Milano incalza facendo leva sull'entusiasmo perché le due squadre vengono su. Bene l'Inter, benino il Milan. Il Napoli però non è una novità, è alle spalle dei bianconeri da tempo, due secondi posti negli ultimi tre anni tanto per dare un'idea della continuità azzurra. Però oggi va così, la classifica ha appaiato i nerazzurri alla squadra di Ancelotti che ripassa il calendario a memoria. «Finora il nostro è stato molto più duro» e non ha torto: gli è rimasta proprio la sfida contro Spalletti per completare il ciclo degli scontri diretti nel girone d'andata. Ma prima di Inter-Napoli, i coinquilini del secondo posto dovranno affrontare Juventus e Roma.
Probabilmente sarà un testa a testa con vista sullo scudetto. Sotto sotto è quello che spera Ancelotti, l'arrivo dell'Inter nelle zone altre non deve dispiacergli più di tanto: «Ci sono parecchie formazioni che puntano ad avvicinarsi alla Juventus. Spalletti è reduce da una striscia di vittorie consecutive, si è messa sul nostro livello e questo non fa altro che aumentare la competitività del campionato. Occhio pure al Milan, se aumenta la competizione, ovviamente diminuisce la quota scudetto».
E visto che ai ragazzi di Sarri non sono bastati 91 punti per arrivare al tricolore, chissà che questa volta i numeri non possano cambiare la storia del campionato. In quest'ottica, contro l'Empoli non dovrebbe esserci che un solo risultato. «Continuo a dire che resto molto soddisfatto per quello che ha fatto la squadra domenica sera: aver costretto la Roma a difendersi sempre mi lascia tranquillo dal punto di vista del gioco. Ho visto in faccia i calciatori in questi giorni, come si sono allenati e come hanno preparato la gara: sono sicuro che giocheremo una grande partita».
Quindi tre punti nel mirino, innanzitutto per non mollare il ruolo di principale rivale dei bianconeri. Ancelotti spiega perché preferisce il suo Napoli all'Inter: «Quest'etichetta non ci spaventa e non ci procura alcuna responsabilità in più semplicemente perché siamo abituati. È uno stimolo voler fare più punti di chi è la favorita assoluta per il titolo finale e questa è la piazza ideale perché Napoli mi ha restituito entusiasmo ed emozioni. Riparliamone a fine girone di andata, la classifica sarà più delineata».
L'Empoli arriva prima del Psg, diventata a questo punto la sfida più importante della stagione. «Ci sarà turnover, questo è certo e sarà un turnover massiccio. Lo farò per preparare il match con i migliori che ho a disposizione, non per preservare qualcuno pensando a martedì». C'è chi scalpita, si chiama Mertens.
«Dries deve restare tranquillo, gli ho parlato a lungo. Il calcio va in un'altra direzione, non importa più essere il titolare, oppure se giochi 60 o 30 minuti. Oggi è la qualità del minutaggio che fa la differenza, credo che abbia capito».
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