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Andrea Dovizioso dice addio alla Ducati. L’ombra di Lorenzo?

Ancora una volta le voci nel paddock non hanno mentito: Andrea Dovizioso era stanco della trattativa con Ducati e ha fatto il primo passo, annunciando la separazione a fine anno. Dietro di lui, l’ingombrante ombra di Lorenzo e un matrimonio che non doveva finire

Andrea Dovizioso dice addio alla Ducati. L’ombra di Lorenzo?

Andrea Dovizioso saluta la Ducati: il campione 2004 della classe 125cc gioca d’anticipo e attraverso il suo manager comunica la separazione dal team italiano a fine 2020.

"Non riteniamo ci siano le condizioni per continuare con la Ducati. Le intenzioni di Andrea sono di continuare a correre, naturalmente se troverà un programma e una proposta adeguata per faro. Non abbiamo mai parlato in concreto della parte economica finora, non ci sono state proposte o negoziazioni” ha comunicato Simone Battistella. Aggiungendo: “La decisione in questo caso l'ha presa il pilota, preferisce fermarsi, essere sereno e concentrarsi sul campionato le gare e togliere questo disturbo di mezzo, perché sta diventando pressante il rinnovo e la negoziazione. A mente fredda e a cuor sereno ha scelto di non voler continuare".

Dovizioso ha dunque oggi comunicato ai vertici della Rossa di Borgo Panigale la volontà di andare via ponendo dunque fine alla querelle sul contratto che proseguiva ormai da diverse settimane. Dopo otto anni in MotoGP con Ducati, le trattative per il rinnovo erano diventate lente e inconcludenti, come se al pilota fosse richiesto di dimostrare ancora qualcosa.

Davide Tardozzi, team manager del team ufficiale Ducati, aveva annunciato che il futuro del pilota italiano sarebbe stato deciso dopo le due gare in Austria: non erano mancate le frecciate tra i due, in un rapporto che appariva purtroppo logoro e tutt’altro che idilliaco, soprattutto in virtù dei risultati ottenuti in questo anno che avrebbe potuto rivedere la Ducati campione del mondo approfittando della mancanza di Marquez.

Ora si apre il toto-nomi per chi sarà il compagno di scuderia di Jack Miller nel 2021: la dipartita sia di Petrucci che di Dovizioso e la quarantena lontana da Yamaha, hanno da tempo riacceso le speranze per Jorge Lorenzo.

Il campione maiorchino e Ducati si sono lasciati in pessimi modi, quando la situazione finalmente iniziava a dare i frutti sperati: quel “se avessimo continuato assieme” è rimasto però nel cuore e nella mente un po’ di tutti.

Nella Ducati, che non è riuscita con i due piloti italiani, a raggiungere il mondiale. In Lorenzo, che ha fallito con la Honda e si è trovato “isolato” dal Covid con Yamaha. Con i tifosi, che hanno sognato un Lorenzo campione del mondo in sella alla moto di Borgo Panigale.

A questo punto, immediatamente dopo il comunicato di Dovizioso, è cresciuta a gran forza una voce: Jorge Lorenzo tornerebbe in Ducati per 750 mila Euro l’anno, la stessa cifra offerta a Francesco Bagnaia, anche lui in lizza per la Rossa a due ruote.

Se Lorenzo dovesse accettare, si potrebbe dare un finale a quell’opera incompiuta iniziata con molte speranze nel biennio 2017/2018. Tardozzi intanto non ha smentito, anzi: “Jorge è un pilota importante, un pilota che ha vinto con la Ducati e che teniamo nel cuore. Vedremo”.

Al pilota di Forlimpopoli non rimangono invece molte alternative: Aprilia, se dovesse essere confermata la squalifica a Iannone, oppure l'astro nascente KTM, dove ritroverebbe l'attuale compagno Danilo Petrucci. La due ruote austriaca è in piena ascesa e potrebbe essere una valida alternativa per Dovizioso.

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