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Arbitri senza tabù territoriale (e "intoccabili")

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Arbitri senza tabù territoriale (e "intoccabili")

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Ad ascoltare le linee guida della stagione confezionate dal designatore degli arbitri, ci sarebbe da alzarsi in piedi per gli applausi a scena aperta. Rocchi ha puntato tutto su tre argomenti di grande effetto. Il primo: precedenza al razzismo con una disposizione che non consente deroghe né interpretazioni ai fischietti. Al primo episodio scatta una sospensione di due minuti della partita. Nel caso di reiterate manifestazioni, allora l'arbitro ha il dovere d'interpellare il rappresentante dell'ordine pubblico cui spetta la decisione di sospendere definitivamente la partita procurando danni alla squadra la cui tifoseria viene ritenuta responsabile. Per fortuna è stata aggiunta anche la tolleranza zero nei confronti delle proteste di panchine e allenatori specie rivolte al quarto uomo e all'arbitro. La frase di Rocchi sul punto è stata: «Dev'essere preoccupato chi vi sfiora, sono stufo di assistere a certe scene». Riferimento esplicito a quello che è accaduto ripetutamente all'Olimpico e in viaggio tra la panchina della Roma, Mourinho il suo massimo esponente, e l'intero staff giallo-rosso. Gli interessati sono stati avvertiti e nessuno potrà invocare il doppiopesismo: si cambia metro rispetto al precedente torneo. Ieri è caduto infine uno degli ultimi tabù: il vincolo territoriale. E Daniele Doveri, tra i migliori dei nostri fischietti, nato a Volterra (Toscana) ma poi trasferito a Roma e presidente della sezione di Roma1, può dirigere la partita Verona-Roma. A dire il vero non siamo proprio al primo episodio. Perché in A Simone Sozza, milanese d'anagrafe iscritto alla sezione di Seregno, ha già debuttato a San Siro sia con l'Inter che con il Milan mentre durante i play-off di Lega pro l'arbitro Bonacina, nato a Lecco e residente in provincia di Bergamo, è stato designato per la finalissima (andata) Foggia-Lecco con relativa scia di polemiche. Ben venga allora questa scelta ma nessuno dimentichi che il compito primario degli arbitri sarà quello di difendere il gioco.

Difenderlo in particolare dai furbi e violenti.

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