Milano - A leggere i dati del botteghino (60mila biglietti venduti per un ottavo di coppa Italia) sembra che l'attesa sia pari alla sfida di Champions league che verrà a febbraio. E invece si tratta di coppa Italia, al cospetto di un rivale tosto, il Torino di Juric, già capace in campionato di rifilare ai rossoneri la seconda sconfitta complessiva. È vero: nella bacheca di casa Milan il trofeo manca dalla bellezza di 20 anni, ultima coppa sollevata da Ancelotti con la mitica compagnia di Serginho, Inzaghi & Rivaldo ma in questo momento Pioli e Maldini hanno altri pensieri, altri affanni e altri problemi da risolvere.
Perché se i dati economico-finanziari citati da Football Benchmark segnalano un trend complessivamente positivo (269 milioni di ricavi operativi, più 16% rispetto al passato, quinta posizione occupata in Europa dietro le big inglesi e spagnole; 693 milioni il valore della rosa), quelli provenienti dal rendimento dei rinforzi di mercato sono decisamente deludenti, accentuati dal numero inquietante di infortunati che decresce molto lentamente.
Per la serata di coppa Italia, l'unico recuperato dal folto gruppo è Messias e probabilmente la necessità di far riposare Giroud, unico attaccante centrale rimasto a disposizione, costringerà il tecnico a schierare De Ketelaere falso nueve nel tentativo di recuperare il talento belga, ancora alle prese con un tormentato inserimento. Di qui la scelta, sotto voce, di monitorare il calcio-mercato di gennaio a causa della perdurante indisponibilità di Maignan (adesso si parla di fine febbraio per il ritorno del francese alla piena attività) cercando inoltre di identificare un altro portiere dopo l'arrivo di Vasquez che deve essere prima testato in allenamento per poi essere mandato allo sbaraglio in campo, senza nessun tipo di intesa con gli altri componenti della difesa.
L'area tecnica è attenta anche sul fronte del centravanti: dovesse manifestarsi qui l'opportunità di tesserare un attaccante di qualche affidamento, il club non si tirerà indietro. E non tanto per soddisfare le richieste della tifoseria che ha lanciato sui social la campagna «Gerry sgancia la grana» ma per offrire a Pioli qualche alternativa valida visto che Origi e Rebic non sono ancora ristabiliti e che il ritorno di Ibra non ha ancora una data certa.
Peraltro, a proposito della nuova proprietà, come riconoscono a casa Milan, la gestione Cardinale ha già dato prova di grande generosità alzando notevolmente l'asticella nel rinnovo dei contratti di Bennacer e Leao, con cifre relative per le proposte dei rinnovi contrattuali che di fatto hanno superato il vecchio parametro.
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