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"Aspetto Iannone, ma parlo con Dovi"

L'ad Aprilia: "La Wada ci ostacola...". Oggi la pole a Misano, Rossi dietro

"Aspetto Iannone, ma parlo con Dovi"

A volte non tutti i mali vengono per nuocere. Un'eventuale squalifica per doping di Andrea Iannone, il pilota di punta di Aprilia, potrebbe trasformarsi in un'inattesa opportunità per la Casa di Noale, attualmente l'unica squadra in grado di offrire una moto factory al leader del Mondiale Andrea Dovizioso, paradossalmente rimasto a piedi per il biennio 2021-22. Dopo aver annunciato l'addio a Ducati in agosto, il forlivese potrebbe valutare un futuro con la Casa con cui ha mosso i primi passi nel Campionato Italiano e Europeo negli anni in cui l'Aprilia era il riferimento in 125 e 250cc.

«L'udienza al TAS è fissata per il 15 ottobre. Speriamo che si possa finalmente fare chiarezza e intorno al 20 ottobre avere la decisione finale», afferma Massimo Rivola, a.d. di Aprilia Racing. «Siamo stati i primi a interrogare Andrea, e riconoscendone l'innocenza, come azienda abbiamo deciso di sostenerlo e lo aspettiamo prima di finalizzare il line-up del prossimo anno - sottolinea -. Non nascondo l'amarezza, perché la Wada, l'agenzia mondiale antidoping, sta facendo di tutto per mettere i bastoni tra le ruote a noi e ad Andrea (con vari ritardi e la richiesta di inasprire la pena da 18 mesi 4 anni)». Ironia del destino, il futuro dei due Andrea, compagni in Ducati nel 2015-16, si intreccia di nuovo. «Aspettare Iannone ci ha messo in una condizione unica ed impensabile e non nego che stiamo parlando con il manager del Dovi». Ma cosa significherebbe l'arrivo di DesmoDovi a Noale? «Ingaggiare un Campione del Mondo non è banale perché implica una responsabilità a livello tecnico. Vorrebbe dire anticipare il programma di crescita del progetto, oltre al tema dell'ingaggio, che non è banale».

Al via di questa anomala stagione 2020 con una moto completamente nuova, Aprilia sta pagando la gioventù del progetto. «Il bilancio è positivo perché c'è stato il salto che ci aspettavamo. Un esempio? Nel 2019 Aleix Espargaro ha chiuso 12° a Misano a 35 dal primo, quest'anno 13°, ma a 15. Recuperare 20 secondi in una gara più veloce di 24, è un bel progresso. Cosa è mancato? La nostra moto è molto stabile, ha un buon motore, ma le piste stop and go ci mettono un po' in difficoltà. Ci sono mancati tracciati veloci come il Mugello e Philip Island, mentre aspettiamo con fiducia Barcellona e Aragon». Certo, in una stagione così pazza, dove l'assenza di Marc Marquez ha rimescolato le carte, ci sono stati 5 vincitori in 6 gare e KTM ha centrato due successi, Rivola si mangia le mani. «Un po' sì, ma contiamo di prenderci delle soddisfazioni prima della fine dell'anno».

Intanto Aleix Espargaro, ieri 13° alle spalle di Dovizioso (12°), a 0.55 da Binder, il più veloce delle libere del Gran Premio dell'Emilia Romagna a Misano, con Rossi 15° ha dichiarato: «Avere Dovizioso come compagno di squadra sarebbe una spinta incredibile per tutta l'azienda.

Il progetto è buono e per il 2021 mi aspetto un'evoluzione della RS-GP, non una rivoluzione».

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