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Vonn, discesa nella storia: vittoria numero 62 e record

E oggi in SuperG l'americana potrebbe superare il primato della Moser-Proell. Terza la Merighetti

Vonn, discesa nella storia: vittoria numero 62 e record

Ci scuseranno i signori dello sci che ieri hanno dato spettacolo nella discesa di Wengen, dove l'austriaco Hannes Reichelt ha vinto davanti a tanta Svizzera, con Feuz, Janka e Kueng in fila dal secondo al quarto posto, e dove purtroppo l'Italia è finita lontanissima con Heel (15°) e Paris (16°) a stento fra i primi 20 e una sospetta frattura alla spalla sinistra per Peter Fill, caduto malamente dopo circa un minuto di gara.

Ci scuseranno, ma dobbiamo parlare soprattutto delle donne. Le notizie più interessanti della domenica arrivano infatti da Cortina, dove le azzurre sono ancora una volta state grandi protagoniste (3 nelle prime sette con Dada Merighetti terza) e dove Lindsey Vonn ha vinto la sua gara di coppa del mondo numero 62, eguagliando il record di Annemarie Moser-Proell. Un record che già oggi, nella gara di superG, potrebbe venire battuto dopo 35 anni. Un evento per il mondo dello sci, che non si nutre di record vista l'impossibilità di paragonare gare o piste una con l'altra, ma che da sempre è vissuto sulle imprese di certi atleti considerati veri e propri eroi. Come Ingemar Stenmark, il numero 1 di sempre con le sue 86 vittorie (e altri 69 podi) in 231 gare, o come la Proell, 62 vittorie e altri 51 podi in appena 174 gare, numeri che sminuiscono in parte l'impresa della Vonn, che ha ottenuto le sue 62 vittorie (più altri 45 podi) in 332 gare, quasi il doppio quindi di quelle disputate dall'austriaca negli anni Settanta, quando ancora il superG non esisteva. Quanto avrebbe vinto la Proell se avesse avuto anche il superG, lei che era quasi imbattibile in discesa e andava fortissimo in gigante? Come detto, però, confrontare periodi così lontani fra loro è impossibile, quel che è bello è aver l'occasione di ristudiare e rivivere un po' di storia del passato.

Ma anche il presente è bello, e sorride sempre di più allo sci azzurro: quello della Merighetti è il quarto podio della settimana, dopo i due di Stefano Gross in slalom e la vittoria di Elena Fanchini venerdì. Fanchini che anche ieri è stata bravissima, quarta a 77/100 dalla Vonn e 23 dal podio. «E' stata una grande giornata per la nostra squadra - dice la Merighetti - anche perché Hanna Schnarf, settima, è stata bravissima a conquistarsi un posto per i Mondiali, dopo tutto quel che ha passato in seguito all'infortunio al ginocchio del 2012».

Il clima nel gruppo guidato da Alberto Ghezze è euforico, bisogna solo sperare che tutto continui così, a cominciare dal superG di stamattina (alle ore 10.45, con diretta tv su Raisport1 ed Eurosport). Le azzurre hanno avuto fortuna nel sorteggio, in quattro (fra cui proprio la Merighetti, numero 6) partiranno infatti fra le prime nove su una pista che potrebbe deteriorarsi molto in fretta e con le previsioni che parlano di sole all'ora del via e di nuvole in arrivo poco più tardi.

Lindsey Vonn scenderà con il numero 22, ultima quindi fra le favorite, e nessuno potrà esultare troppo fino a quando arriverà lei, che ieri ha dato l'ennesima (la sessantaduesima…) lezione di grande sci, confermando che ad alta velocità (sulla Olympia delle Tofane si viaggiava a quasi 130 all'ora) nessuna sa condurre le curve come lei, uno spettacolo di potenza, tecnica e anche di bellezza, perché il suo sorriso mentre tutte le rivali facevano la fila per complimentarsi è stato un meraviglioso spot per lo sci e lo sport femminile.

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