L'uomo in meno

"Ci sono stati degli episodi...". Avete sentito Pirlo...?

Andrea Pirlo ha commentato la pesante sconfitta maturata contro il Milan: "Io non mi faccio da parte, vado avanti. Avevo un progetto in testa diverso", il commento sibillino del tecnico bianconero

"Ci sono stati degli episodi...". Avete sentito Pirlo...?

La Juventus di Andrea Pirlo ha perso meritatamente contro il Milan di Stefano Pioli che ha fatto così uno scatto decisivo verso la Champions League. Brahim Diaz, Ante Rebic e Fikayo Tomori sono stati gli artefici del successo rossonero allo Stadium, fortino mai violato in tutti questi anni dal Diavolo. CR7 non pervenuto come gran parte dei giocatori della Juventus, Andrea Pirlo impotente di fronte ad una squadra in palese difficoltà psicologica che rischia di restare fuori dai primi quattro posti: attualmente infatti la Vecchia Signora è quinta in classifica a meno uno dal Napoli quarto e a meno 3 da Atalanta e Milan seconde a quota 72 punti.

La Juventus è allo sbando e per questa ragione è Andrea Pirlo, il parafulmine, e l'uomo in meno di questa settimana. Di certo la colpa di questa stagione pessima per i colori bianconeri non è da imputare solo al tecnico che è stato gettato inaspettatamente dalla mischia. La società è la maggiore responsabile di questa difficile situazione per la Juventus che dopo nove anni di dominio incontrastato in Serie A non ha solo perso il tricolore ma rischia anche di restare fuori dalla Champions Leauge, condizione inaccettabile per una squadra che ha in rosa CR7, fuoriclasse da 31 milioni di euro a stagione.

Dimesso e preoccupato

"Avevo visto la squadra bene questa settimana, vedevo una squadra viva e convinta di poter fare una grande partita", questo il commento di Andrea Pirlo ai microfoni di Sky Sport. Il tecnico della Juventus è parso in palese difficoltà nel commentare un netto 3-0 contro una rivale per la corsa alla Champions: "E' difficile spiegarselo adesso, ci saranno tante componenti che non sono andate, perché quando perdi 3-0 una gara così importante vuol dire che tante cose non hanno funzionato. Però adesso sarebbe troppo facile parlarne, bisognerebbe rivedere la partita, parlare con i ragazzi, poi a freddo ci sarebbero delle considerazioni diverse".

Visionario

Pirlo, nel commentare una partita a senso unico nei confronti del Milan che ha dominato per tutti e 90 i minuti di gioco, ha parlato di episodi sfortunati, sinonimo di come sia in palese difficoltà: "Avevo visto la squadra bene questa settimana, c’eravamo allenati con la giusta mentalità, la giusta concentrazione, vedevo una squadra viva, che era convinta di fare una grande partita perchè contro il Milan è sempre una grande partita, in più era uno scontro diretto per la Champions, invece purtroppo non è stato così. Avevamo iniziato anche abbastanza bene, poi piano piano alcuni episodi l’hanno cambiata e ci siamo un po’ disuniti e quindi poi il risultato finale è diventato questo”.

"Non me ne vado"

Pirlo ha poi parlato in maniera serena del suo futuro: "Farmi da parte? Io non mi faccio da parte, ho intrapreso questo lavoro con tanto entusiasmo, tante difficoltà e altre cose, però il mio lavoro va avanti, sono a disposizione, perché lavoro in una grande società, sapevo di avere delle difficoltà davanti, penso di poter fare meglio, di poterne uscire insieme alla squadra. Adesso è un momento difficile però bisogna guardare avanti, mancano ancora tre partite, quindi io continuerò a fare il mio lavoro finché mi sarà consentito", l'analisi lucida dell'ex fuoriclasse di Brescia.

Futuro incerto e mea culpa

Pirlo ha poi spiegato come avesse in testa qualcosa di diverso a inizio stagione e di come le cose siano andate nel verso sbagliato: "Avevo un progetto in testa diverso, pensavo di avere a disposizione una squadra diversa. In base a tutto ciò che è successo mi sono dovuto adattare. Era doveroso fare di più e fare meglio, la squadra è composta da grandi giocatori dai quali non sono riuscito a tirare fuori il meglio".

Chiusura cone mea culpa, forse anche fin troppo esagerato da parte di Pirlo: "Se non sono riuscito a tirare fuori il meglio da loro sicuramente è colpa mia, dovevo fare meglio, ma sono qua alla Juventus e quindi era doveroso fare di più, dovevo fare meglio, se qualcosa non è andato nel verso giusto mi prendo tutte le responsabilità. La squadra era composta da grandi giocatori, si vede che qualcosa non sono riuscito a tirarla fuori".

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