In India, il karma determina un diverso destino nel corso della susseguente vita, a seconda delle nostre azioni.
Viene da chiedersi se Mario Balotelli, il bad boy del calcio italiano, creda in questo pensiero filosofico. Quel che è certo, è che sono sempre meno quelli che credono in lui, almeno in Italia.
Dopo due ottime stagioni a Nizza, SuperMario è prossimo a cambiare squadra. Ma nonostante i numerosi rumors, non si realizzerà un suo ritorno in Serie A, dove ormai manca dalla (anonima) stagione 2015-16 con la maglia del Milan.
Parma, Sampdoria, Lazio, si sono mostrate interessati al talento di Palermo, salvo poi tirarsi indietro. Motivo? L'ingaggio particolarmente elevato: Balotelli in costa Azzurra percepisce 6 milioni di euro. Una cifra fuori portata per diverse società del nostro calcio, specie per un giocatore che almeno in Italia rimane ancora un'incognita. Anche se gli ultimi due anni a Nizza testimoniano un radicale cambiamento nella condotta dentro e fuori dal campo dell'ex attaccante, fra le altre, di Inter e Milan.
Le ultime due stagioni con i rossoneri di Francia sono infatti state all'insegna della costanza per Balotelli, per rendimento e realizzazioni. Al primo anno, ha portato il Nizza ai preliminari di Champions, realizzando in 28 partite 17 gol. Bottino migliorato ulteriormente l'anno successivo, con 26 centri in 38 partite. Uno score forse non da top player, ma sicuramente apprezzabile, specie da chi gli ha chiesto più di una volta di mettere la testa a posto.
Al terzo anno, però, il binomio Balotelli-Nizza è scoppiato. Complice le sirene di mercato che in estate lo volevano vicino al Marsiglia, è entrato presto in rotta di collisione con il nuovo allenatore, sua vecchia conoscenza. Quel Patrick Vieira, ex compagno ai tempi dell'Inter. E tra i due è iniziato un tira e molla, tra dichiarazioni e provocazioni pubbliche, che ha portato SuperMario sul mercato, con un contratto in scadenza nel prossimo giugno.
In costa Azzurra, Balotelli ha saputo reinventarsi, maturare, diventando grande come uomo prima ancora che come calciatore. E ha ritrovato la maglia della Nazionale azzurra, come concessione di Roberto Mancini, l'uomo che lo aveva lanciato nel calcio che conta. Eppure, numeri e redenzione sembrano adesso non bastare per garantirgli un posto in Serie A. Così, solo il Marsiglia ha iniziato a corteggiarlo dopo i rumors estivi.
L'Olympique di un'altra vecchia conoscenza del nostro calcio, Rudi Garcia, che sta vivendo una stagione complicata, dopo aver perso neanche un anno fa la finale di Europa League. Al Balo toccherà risollevarla.Gli si chiedeva di dare un taglio con i comportamenti sopra le righe, e lo ha fatto. Ma non abbastanza per tornare in Serie A. Non ancora, almeno. Il karma, d'altronde, non perdona.
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