Balotelli, da fenomeno a reietto a invisibile. Eppure...

Super Mario farebbe comodo a molte big oggi a caccia di nomi stranieri spesso sconosciuti

Balotelli, da fenomeno a reietto a invisibile. Eppure...

Campione o sopravvalutato. Bravo ragazzo o piantagrane. Incompreso o incomprensibile. Va bene quasi tutto. Sta di fatto che quando ha il pallone tra i piedi Mario Balotelli riesce a fare cose che moltissimi altri riescono soltanto a immaginare. Eppure, nessuno o quasi lo vuole. Appiccicandogli addosso un'etichetta da reietto che in fondo, probabilmente, non merita.

Sia chiaro, le sue colpe le ha tutte. Quando un ragazzo che lunedì compirà 29 anni offre duemila euro a un tizio per lanciarsi in acqua con lo scooter è difficile trovargli giustificazioni. Ma è anche vero che lui, Mario Balotelli, fa il calciatore. Non fa il pedagogo, non si è mai arrogato l'onore e l'onere di essere un modello positivo per nessuno né un esempio per i giovani. Nemmeno Maradona lo era. Eppure... Eppure nessuno, o quasi, vuole puntare su di lui, dargli un chance. Di scommesse nel nostro campionato ce ne sono un sacco. Magari con ragazzotti pescati all'estero con fior di investimenti ma rendimenti tutti da valutare. Ma nessuno, o quasi, vuole scommettere su questo ragazzone. Un interessamento del Parma, poi del Brescia e infine del Verona. Ma nulla che si potesse concretizzare. Un po' perché le squadre non erano di prima fascia, un po' per le richieste troppo esose. Sue e del suo procuratore Mino Raiola. E qui tornano le sue responsabilità.

Cala Mario, abbassa le tue pretese, mettiti in gioco veramente, scommetti su chi può e vuole scommettere su di te. Possibile che anche così, se non tra le big, almeno tra le squadre di fascia medio alta, nessuno possa puntare su di te? Difficile pensarlo perché il talento di Balo non è mai stato in discussione. E in una squadra che lotta per obiettivi medio alti può fare la differenza. Eccome. Lo dicono anche i numeri, che vanno ben oltre le 8 reti in 25 gare con il Marsiglia la scorsa stagione o le 26 in 38 partite con il Nizza in quella prima. E lo dicono anche i fatti con, storia dello scooter a parte, le balotellate sparite. Mai una polemica con i compagni, l'allenatore, la tifoseria. Mai un colpo di testa negli ultimi anni, sempre un atteggiamento professionale da ragazzo adulto e ormai padre di famiglia, tanto che in questo pre campionato si è allenato da solo per tenersi in forma. Per meritare un'occasione in serie A.

Già perché il piano B fa un po' tristezza. L'offerta del Flamengo fa gola, ma solo dal punto di vista economico. Una decina di milioni alla firma, 4-5 milioni di stipendio per 18 mesi di contratto. Tanti, tantissimi.

Una barca di soldi per allontanarsi definitivamente dal calcio che conta e anche dal sogno di riconquistare la tanto ambita Nazionale. Proprio ora che in panchina siede Mancini, unico a credere in lui anche nei momenti bui. Che tristezza sarebbe. Date una possibilità a Mario. Datti una possibilità, Mario.

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