Barshim e i salti vertigine Sei cavallette oltre i 2,40 per battere Sotomayor

Barshim e i salti vertigine Sei cavallette oltre i 2,40 per battere Sotomayor

Saltando sotto le stelle, le meravigliose cavallette del salto in alto stanno riscrivendo e riesumando la storia della specialità. L'ultimo salto di Mutaz Essa Barshim, il qatariota dal fisico sagomato come un fuscello (69 kg su un metro e 89 di altezza) e le gambe a molla, ha riportato al mitico cubano Javier Sotomayor e al suo record (m.2,45) sempre più lontano nel tempo (21 anni) e sempre più vicino nell'asticella. Barshim, 23 anni compiuti a giugno, l'altra sera a Bruxelles ha sorpassato i 2,43 con quel corpo che sa inarcarsi e modellarsi intorno all'asticella. Nessuno, oltre Sotomayor, era andato più in alto. Ma soprattutto la storia del salto in alto non aveva mai vissuto una stagione così ad alta quota. Nel 2014 ci sono stati ben 19 salti attestati sui 2,40 e oltre, distribuiti fra sei atleti: il russo Ivan Ukhov ha fatto intendere, nelle indoor, che era stagione di semina saltando 2,41 in gennaio a Chelyabinsk, ha replicato in febbraio a Arnstadt fermandosi a 2,40 e con lui l'altro russo Aleksey Dmitrik, infine è salito a 2,42 in febbraio a Praga. Il canadese Derek Drouin ha aperto la nuova serie in aprile, a Des Moines, passando 2,40. Poi è stato un rimbalzare di salti e stupore fra il fenomeno ucraino Bogdan Bondarenko(oggi al meeting di Rieti) e il fenomeno Barshim. Fra i due si è infilato il russo Andrey Protosenko: 2,40 in luglio a Losanna, a pari con l'ucraino.

Tra giugno e settembre Barshim e Bondarenko hanno duellato tra i 2,41 e 2,42, ammiccando al 2,46 del nuovo record. Il qatariota c'è arrivato più vicino ancora dopo un percorso iniziato nel 2009 sotto la guida di un coach polacco-svedese: Stanislaw "Stanley" Szczyrba. E, dopo il bronzo ai Giochi di Londra e l'argento mondiale di Mosca 2013, il 2014 ha illuminato una escalation: oro ai Campionati asiatici indoor (m.2,36). Ai mondiali indoor di Sopot, successo con 2,38 m al primo tentativo. Al Golden Gala di Roma ritoccato il primato personale portandolo a 2,41. Al meeting di New York ancora più in alto, pur arrivando secondo con 2,42 (dietro Bondarenko) e un tentativo a 2,46.

Entrambi acchiappano lo svedese Sjoberg con la seconda miglior prestazione di sempre nell'alto.

Barshim è andato per la 7ªvolta (6ª stagionale) oltre 2,40. Sotomayor li passò 24 volte, almeno in questo dato la sua asticella è ancora lontana.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica