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Belotti, la solita scialuppa di salvataggio

Basterà? Servono 4 punti per respirare. Longo indebolito dall'arrivo del nuovo ds

Belotti, la solita scialuppa di salvataggio

Si ricomincia. Con Toro-Parma. Match insidioso soprattutto per i granata, prima del lockdown in preda al panico e adesso chissà. I numeri del resto sono lì: impietosi. Sei sconfitte di fila in campionato (sette, con quella in Coppa Italia), tre delle quali quando in panchina c'era ancora Mazzarri e tre con Moreno Longo. Ecco: Longo. Chiamato da Cairo a salvare letteralmente la baracca che stava crollando, ex ragazzo del Filadelfia che lì è cresciuto e che ha poi anche indossato il granata da calciatore, prima di vivere una bellissima esperienza nel settore giovanile culminata con la vittoria dello scudetto e della Supercoppa Primavera nel 2015. Poi, il salto tra i grandi: Pro Vercelli e Frosinone, con cui festeggia la promozione nella massima serie venendo quindi esonerato dopo 16 giornate di A. Da qualche mese di nuovo il Toro: accolto come salvatore della patria da tifosi che nella maggioranza dei casi non perdonano più nulla a Cairo - accusato di avere il braccino, oltre che dell'incapacità di delegare e di ragionare in prospettiva - in questi mesi di stop ha provato a riannodare i fili e a restituire fiducia a un ambiente depresso.

Con due punti in più in classifica rispetto al terz'ultimo posto, tra oggi e martedì lui e il Toro si giocano tanto: all'Olimpico, dopo il Parma, arriverà infatti l'altra pericolante Udinese. Con almeno quattro punti la situazione si sistemerebbe per un po', con due ci sarebbe di che continuare a preoccuparsi e chissà cosa potrebbe accadere se non arrivassero nemmeno quelli. Cairo ostenta fiducia e, dopo essersi schierato tra quelli che avrebbero preferito chiudere tutto bloccando le retrocessioni, non potrebbe fare altrimenti. Nel frattempo, ha avuto la bella idea di cambiare direttore sportivo rispedendo Bava al settore giovanile (ma il divorzio è nell'aria) affidandosi a Davide Vagnati, ex Spal che si è circondato e si circonderà di fedelissimi.

Sulla carta, la posizione di Longo (scelto da Bava) ne è così uscita indebolita. Tanto per cambiare allora, tra un infortunio e l'altro (gli ultimi: Baselli, Verdi, ma oggi non ci sarà nemmeno Ansaldi) la scialuppa di salvataggio è rappresentata da capitan Belotti, anima e cuore del gruppo ben al di là dei nove gol realizzati. Per cambiare la storia a una stagione cominciata sognando la qualificazione in Europa League e adesso fattasi complicata, Longo ha anche lungamente provato il 4-4-2 affiancandogli Zaza, tre gol (in 868') e un atteggiamento non sempre irreprensibile: se funzionerà, i granata potranno sperare di tirarsi presto fuori dalle secche. In caso contrario, il peggio potrebbe essere dietro l'angolo.

E, a quel punto, trattenere Belotti sarebbe impossibile: sul Gallo si segnalano soprattutto Napoli (che a gennaio ha acquistato Petagna, guarda caso dalla Spal), Fiorentina e Inter.

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