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Il Benevento scuce il tricolore alla Juventus

La Juventus ha perso per 1-0 in casa contro il Benevento: l'impresa dei ragazzi di Inzaghi ha fatto impazzire il social media manager della società campana. Paratici: "Fiducia in Pirlo ma ora basta errori"

Il Benevento scuce il tricolore alla Juventus

Il Benevento di Pippo Inzaghi ha fatto un regalo enorme all'Inter di Antonio Conte. I campani, infatti, con l'incredibile vittoria sul campo della Juventus hanno di fatto quasi chiuso il campionato scucendo, forse, dal petto il tricolore ai bianconeri. La rete di Gaich siglata nella ripresa ha regalato tre punti d'oro in chiave salvezza alle "Streghe" e ha invece messo nei guai la Juventus di Andrea Pirlo che ora più che lo scudetto deve pensare a centrare un posto in Champions League con sei squadre in sette punti dal secondo al settimo posto.

Gioia infinita

Il social media manager del Benevento, tanto per capire la portata dell'impresa dei ragazzi di Inzaghi, è impazzito al triplice fischio finale per il successo in casa della Juventus con un tweet emblematico:

Il club campano ha poi poi postato una foto con tutti i componenti della rosa festanti nello spogliatoio dopo l'impresa messa in atto all'Allianz Stadium che hanno portato tre punti fondamentali in chiave salvezza.

Cocente delusione

Sconfitta numero quattro per la Juventus in campionato e ora Inter distante 10 punti: ora per lo scudetto si fa dura. Al termine del match contro il Benevento il ds Fabio Paratici ha di fatto confermato Andrea Pirlo dopo la sconfitta ma ha ammonito la squadra: "Abbiamo dato in questi anni tante gioie ai tifosi, mentre oggi diamo amarezza. Non sarà una partita a cambiare la nostra programmazione, andiamo avanti con le nostre idee e siamo convinti di Pirlo. Però basta errori".

Il dirigente bianconero ha poi continuato cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno in una stagione dura e non troppo entusiasmante: "Abbiamo giocato una brutta gara, ma il campionato va avanti e dobbiamo capire i nostri errori per non commetterli più e migliorare. La prestazione è stata brutta per tanti motivi e a volte non capiamo neanche perché, ci sono tanti aspetti da analizzare e lo faremo. Transizione? Non è possibile quando sei la Juventus, noi partiamo sempre per vincere. Pirlo? Resta sicuramente, siamo convinti del tecnico e continueremo il nostro percorso, continuando a lavorare a testa bassa. Quando un giocatore veste questa maglia poi, deve essere abituato alla pressione. E non commentiamo gli episodi".

Fine del ciclo?

Secondo Fabio Paratici, inoltre, il ciclo della Juventus non si è affatto interrotto anche se dopo nove anni di dominio sembra ad oggi difficile pronunciare la parola scudetto con l'Inter intenta a scucirlo dalle maglie bianconere: "Sento parlare di 'cicli', quando posso fare l'elenco di quante volte è stato detto che il nostro si era chiuso. E' stato detto all'addio di Conte, al ko col Galatasaray, dopo le finali perse, dopo Tevez, Pirlo e Vidal, o Allegri. Abbiamo fatto diversi cicli e sempre vinto".

Tanti gli insufficienti tra le fila della Juventus contro il Benevento con Cristiano Ronaldo a secco di rete e come lui anche Chiesa, Morata e Kulusevski che non sono riusciti a trovare la via del gol con Montipò che non ha dovuto raccogliere nemmeno una palla nella sua porta. Questo risultato negativo condiziona pesantemente le ambizioni della Vecchia Signora che ora dovrà più guardarsi le spalle piuttosto che guardare alla vetta della classifica.

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