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Binotto-Leclerc, la cena della pace

Dopo il caso Ferrari di Silverstone, a tavola nasce il patto mondiale

Binotto-Leclerc, la cena della pace

Ci sono settimane in cui anche una semplice cena si può trasformare in una cena della pace. È quello che è successo quando un tifoso ha paparazzato Charles Leclerc e Mattia Binotto all'uscita dell'Hotel de Paris a Monte Carlo e ha postato il filmato sui social. Beccati! «Non è stata la prima né sarà l'ultima volta che vado a cena con Charles», ha fatto sapere Mattia Binotto, stupito da tanto clamore. Lui non aveva avvertito neppure il suo ufficio stampa del viaggio a Monaco per cenare e soprattutto parlare con Charles.

Secondo le fonti ufficiali si è trattato del solito incontro post gara con i piloti. Con Sainz che era a Maranello per girare uno spot e lavorare al simulatore (Charles aveva già preparato l'Austria) l'incontro si è svolto in fabbrica. Per parlarne con Leclerc, Mattia è invece andato a casa sua a Monte Carlo. Una cena che sarebbe passata inosservata, se non fosse arrivata pochi giorni dopo Silverstone e quel dito indice mostrato in mondovisione. Così, invece, è diventata immediatamente la cena della pace anche se, a vedere le espressioni di Charles durante la foto di squadra per festeggiare il successo di Carlos, sembrava che la guerra fosse finita subito. Facile conoscendo Leclerc che si infiamma, sbraita, manda tutti a quel paese, ma poi si raffredda in fretta.

Più che una cena della pace dovrebbe essere stata una cena per celebrare il patto per il Mondiale. La speranza è che il team principal abbia dato a Charles l'assicurazione del pieno appoggio nelle prossime gare, senza tentennamenti, incertezze e decisioni dettate dalla paura.

Ma già nel fine settimana in Austria capiremo se a qualcuno è andato di traverso il dolce.

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