Il giallo sulla variante a Napoli: arrivata col bomber Osimhen?

Secondo il sito ilnapolista.it, potrebbe essere stato Osimhen a portare in Italia la variante B.1.525 del coronavirus. Grazie alla sua positività il Pascale avrebbe individuato la mutazione finora mai tracciata in Italia

Il giallo sulla variante a Napoli: arrivata col bomber Osimhen?

Victor Osimhen è stato il fiore all'occhiello della campagna acquisti del Napoli e l'acquisto più oneroso, circa 80 milioni di euro, della storia del club azzurro. Fino a questo momento, però, il 22enne nigeriano tra infortuni vari, difficoltà comprensibili di ambientamento e il contagio da coronavirus finora non si è riuscito ad esprimere ad alti livelli giocando solo 10 partite con soli due gol realizzati.

L'infortunio alla spalla rimediato da Osimhen in nazionale a fine ottobre gli ha fatto saltare diverse partite e proprio quando era pronto al rientro, a gennaio, ha subito il contagio da covid-19 alla sua festa di compleanno organizzata in Nigeria, senza rispettare il distanziamento e senza indossare la mascherina. Il Napoli andò su tutte le furie per questa leggerezza del suo giocatore e ora ilnapolista.it ha posto l'accento su un tema fondamentale: Osimhen potrebbe aver portato in Italia la variante B.1.525, la mutazione rara del virus che in Italia non era ancora arrivata.

L'assist involontario

Secondo quanto riportato dal sito ilnapolista.it l'attaccante azzurro, rientrato dall'Africa circa 50 giorni fa, avrebbe permesso l'individuazione della nuova variante del coronavirus. I tamponi del Napoli calcio, infatti, sono processati dalla Federico II ed è proprio analizzando i tamponi del club partenopeo che Giuseppe Portella ha individuato una sequenza anomala e mai vista prima trasferita poi all'equipe del Pascale diretta da Nicola Normanno.

Per quanto concerne questo delicato argomento si tratterebbe ufficialmente di dati sensibili che nessuno può confermare e che si tratterebbe dunque di una violazione della legge. Se così fosse, però, questa nuova variante del covid-19 sarebbe stata individuata e rintracciata in Italia proprio grazie ad Osimhen. La positività del nigeriano fece infatti scattare l'allarme all'istituto per la cura dei tumori, Pascale, che ha messo in moto la ricerca: questo potrebbe anche contribuire alla lotta al coronavirus.

Cose di campo

Come detto il Napoli, Gennaro Gattuso, Aurelio De Laurentiis e i tifosi azzurri si aspettano grandi cose in campo da Osimhen ma finora non è mai risultato decisivo ai fini del risultato. Nell'ultimo turno di campionato vinto contro la Juventus il nigeriano ex Lilla non ha mai graffiato e a fine partita si è recato negli spogliatoi della squadra bianconera per scattarsi un selfie con il suo idolo Cristiano Ronaldo e per chiedergli la maglietta.

Niente di male, ovviamente, ma ora il digiuno da gol si sta facendo importante con 101 giorni di assenza dal tabellino dei marcatori: era infatti l'8 novembre quando

Osimhen segnò contro il Bologna. Ora i partenopei hanno bisogno delle sue reti per tentare di vincere lo scudetto, per andare avanti in Europa League e per giustificare gli 80 milioni di euro investiti.

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