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Bonucci: "Fra noi il fuoriclasse è il gruppo"

Il difensore: "Niente singoli ma siamo squadra. Kean? A volte disconnesso..."

Bonucci: "Fra noi il fuoriclasse è il gruppo"

La rivincita del collettivo sul singolo, l'Italia non cerca disperatamente un calciatore simbolo che la possa trascinare all'Europeo. Leonardo Bonucci, uno dei senatori di Mancini, rende bene l'idea: «Il nostro fuoriclasse è il gruppo. Noi non abbiamo giocatori come Ronaldo o Lukaku, ma è sempre stato il gruppo che ha fatto la differenza. Con questa condizione noi dobbiamo combattere da squadra per l'Italia. Dopo una parentesi nera come l'eliminazione dal Mondiale 2018 abbiamo il compito di riportare la Nazionale laddove merita di stare».

Bonucci è convinto di andare lontano: «C'è voglia di arrivare in fondo. Abbiamo imboccato la strada del palleggio, imponendo il nostro gioco. Sicuramente davanti abbiamo nazionali un gradino sopra, ma noi ci siamo. Abbiamo in testa il nostro modo di giocare. Serviranno, poi, spensieratezza e serenità per chi ha meno esperienza sarà più dura, ma noi vecchi aiuteremo i giovani. E poi il pubblico a Roma ci darà una mano, grazie a tutti che si sono battuti per riportare la gente allo stadio. Già sogno il momento in cui 15mila persone canteranno l'inno con noi, ci daranno forza e adrenalina. Finalmente perché il calcio senza tifosi è un altro sport».

Bonucci ha alle spalle una stagione a luci e ombre nella Juve: «Quando ho varcato il cancello di Coverciano ho percepito subito un'aria positiva, merito del nostro ct e del presidente Gravina. Ho molto entusiasmo anche se a Torino non lo abbiamo avuto, ma non è stato un fallimento. Certo, ci sono stati problemi, ma diamo merito a Pirlo per ciò che ha ottenuto nella sua prima fase di carriera, con tanti campioni da gestire. Qui mi sento giovane, ho tanti stimoli dopo un ultimo mese e mezzo post Covid in cui sono stato male, ora mi risento me stesso. Allegri ha grande esperienza, conosce tutto e ci aiuterà a raggiungere quegli obiettivi propri della storia bianconera».

Kean, grande escluso di queste convocazioni dopo aver fatto bene a Parigi. Bonucci respinge l'insinuazione che si sia trattato di un provvedimento disciplinare: «Sono scelte che fa l'allenatore, ma posso dire che qui nessuno è stato mai fuori dal coro, si sono comportati tutti in modo egregio. Nessuno ha mai mancato di rispetto a regole e persone.

Forse per la prima volta non c'è stato nessuno fuori dalla righe. Kean è così, lo conosco da tanto, alterna momenti in cui è il più forte di tutti e altri dove è sconnesso... E comunque sono stati esclusi altri giocatori forti come Politano, Mancini e Sensi infortunato».

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