Borini, gol da finale E Mangia potrà vendicare Prandelli

L'Olanda mette i brividi, ma non affonda il colpo. Gli azzurrini colpiscono in contropiede: ora la Spagna

Fabio Borini nel match contro l'Olanda
Fabio Borini nel match contro l'Olanda

L'Italia c'è, la finale è guadagnata, la Spagna è avvisata. Sembra uno scioglilingua, è invece la realtà del campionato europeo dove la nostra under 21 compie l'ennesima impresa grazie all'ex giallorosso Borini che, a undici minuti dal termine, trova il gol. Magìa, l'ennesima, di Insigne e poi Borini scherza con l'avversario, lo salta in dribbling e mette deliziosamente alle spalle di Zoet. Saltano tutti, la felicità è alle stelle, solo il ct Devis Mangia se ne sta tranquillo come se niente fosse successo. E invece questo gol fa storia, permette agli azzurrini di raggiungere la settima finale europea (con 5 vittorie) e a Mangia di poter vendicare Prandelli e il 4-0 subìto in finale dalla Spagna all'Europeo dello scorso anno.
«La Roja è forte, sono loro i favoriti per la finale di martedì, ma ce la giochiamo», afferma il tecnico superagitato per tutta la gara, ma quasi “dormiente” in occasione del gol di Borini. «Siamo stati grandi, abbiamo sofferto, l'Olanda ha più esperienza internazionale di noi, ma la nostra forza è quella di non aver mai mollato, di avere mantenuto un grande equilibrio, tutti si sono sacrificati e la nostra difesa è stata super», le parole di Mangia tutte d'un fiato. E poi la stilettata: «E se qualcuno dirà che questa è un'Italia catenacciara, non me ne frega niente, in finale ci siamo».
Il possesso palla è l'arma con la quale gli olandesi mettono in difficoltà gli azzurrini, almeno nel primo tempo, con il portiere Zoet che dà il via a tutte le azioni degli orange, dopo che difensori e centrocampisti non si vergognano ad alleggerire, vista anche la pressione degli avversari fino alla tre quarti, verso il portiere amico. Mentre sulle fasce Wijnaldum e l'immarcabile Ola John mettono spesso l'Italia in difficoltà. Partono forte gli orange e già al 4' l'Italia trema e trema anche la traversa di Bardi dopo un fallo di Verratti al limite e la micidiale punizione dell'olandese di origine algerina. Ma non finisce lì perché l'azione continua, Borini fa un brutto fallo (e viene ammonito) e sulla sacrosanta punizione un braccio malandrino di Donati fa gridare al rigore. Meno male però che il fischietto romeno Hategan non vuole infierire. L'Olanda preme, è sempre pericolosa, qualche mischia mette i brividi alla Mangia-Band, sfiora il vantaggio al 21' con un tiraccio di Blind respinto di pugni da Bardi ma, tra tante difficoltà, le magie di Insigne al 18' e al 30' (assist per la testa di Borini), mettono sul chi va là la abbastanza lenta difesa olandese. E quando il semibiondo attaccante napoletano inventa al 32' per Immobile, è Zoet a respingere in uscita. Mentre al 43' su contropiede, Borini spara sull'esterno della rete.


Nella ripresa Mangia, dopo averci pensato su per un'ora, ci mette una pezza e fa entrare Gabbiadini, ma la partita si trasforma in una battaglia senza esclusione di colpi con gli orange assatanati nell'attaccare e gli azzurrini altrettanto decisi nel colpire con ripartenze da brivido. Le occasioni fioccano, Bardi compie due autentici miracoli, ma a entrare nella storia è solo il gol di Borini.

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