Botte e lanci di oggetti. Follia nello spogliatoio del Boca Juniors

I disordini sono scoppiati dopo la sconfitta ai rigori contro l'Atletico Mineiro, agli ottavi della Copa Libertadores

Botte e lanci di oggetti. Follia nello spogliatoio del Boca Juniors

Maxi-rissa al termine di Atletico Mineiro-Boca Juniors: a fine partita nel tunnel degli spogliatoi scoppia una zuffa da saloon, giocatori e staff degli Xeneizes da una parte e gli addetti alla sicurezza dello stadio dall'altra, che porta ad 8 fermati.

Il Boca Juniors perde ai rigori contro l'Atletico Mineiro negli ottavi di finale di Copa Libertadores allo stadio Mineirão di Belo Horizonte e viene eliminato dal torneo. Ma la cronaca sportiva, in questo caso, passa in secondo piano. La causa dei disordini è stata principalmente l'eccessiva tensione accumulata durante la partita, terminata a reti bianche come all'andata e poi decisa alla lotteria dei calci di rigore.

C'è un episodio incriminato: è la rete annullata a metà secondo tempo al terzino del Boca Weigandt. In quell'occasione il Var è intervenuto segnalando all'arbitro un fuorigioco: da quel momento il nervosismo tra gli argentini è diventato sempre più incontrollato. Ai rigori la spunta l'Atletico Mineiro per 3-1 ma da quel momento in poi accade di tutto. Secondo le ricostruzioni dei media sudamericani, i primi contatti sono avvenuti tra i giocatori del Boca e gli addetti alla sicurezza dello stadio, per poi sfociare in una vera e propria rissa, che ha coinvolto anche lo staff dei brasiliani compreso il presidente del club.

Dalla delegazione del Boca sarebbero stati visti lanciare verso gli agenti della security transenne e persino un lavandino, mentre c'è chi ha denunciato anche l’uso di spranghe. Da uno dei video che circola sui social si vede Marcos Rojo, ex difensore del Manchester United e della Nazionale albiceleste, fermato dal compagno di squadra Bermudez, dopo aver afferrato un estintore. Il presidente dell'Atlético, Sérgio Coelho, per difendersi dalle aggressioni è stato visto a lanciare bottiglie di plastica d'acqua contro membri della squadra argentina. Dal canto loro i brasiliani sostengono che gli argentini hanno provato a invadere il loro spogliatoio. Per porre fine alla rissa e allontanare giocatori e membri dello staff argentino la Polizia Militare si è vista costretta a usare spray al peperoncino.

A quel punto però alcuni calciatori del Boca dopo aver inalato il gas hanno accusato dei malori e per questo motivo sono tornati sul campo. L'informativa della Polizia parla di 8 membri del Boca fermati per lesioni personali, aggressione e vandalismo. Tra questi il portiere Javier Garcia, i difensori Carlos Zambrano, Carlos Izquierdoz e Marcos Rojo, l'attaccante Sebastián Villa, il preparatore dei portieri Fernando Gayoso, l'assistente Leandro Somoza e il dirigente Raúl Cascini. Dopo poco la rissa è diventata un vero e proprio affare di stato.

Secondo alcune ricostruzioni giornalistiche la polizia avrebbe voluto arrestare due giocatori del Boca – Zambrano e Villa – ma poi ci sarebbe stato l’intervento dell’ambasciatore argentino in Brasile, Daniel Scioli, per evitare questi arresti e conseguenze legali più gravi.

Alla fine dopo una lunga trattativa, i giocatori del Boca hanno potuto lasciare lo stadio e si sono recati alla stazione di polizia per compilare un verbale, nessuno però è stato trattenuto in Brasile. Ma di sicuro il caso non finisce qui.

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