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Botti Ronaldo e Bale: all'Italia rimane il mercatino delle pulci

Il Monaco offre 100 milioni per Cristiano, il Real 90 per il gallese. I nostri club confermano Zanetti e Di Natale

Botti Ronaldo e Bale: all'Italia rimane il mercatino delle pulci

Cento milioni per Cristiano Ronaldo, 90 per Bale. Più i 50 già intascati dall'Atletico per la cessione di Falcao. Madrid è la capitale di un mercato dell'altro mondo, con cifre da capogiro che fanno impallidire gli affarucci della nostra Serie A. La notizia dell'offerta del ricchissimo Monaco (già spesi 135 milioni in un mese) per la star portoghese arriva dagli inglesi Telegraph e Independent. Fonti autorevoli, che in barba alle parole di Florentino Perez («Vogliamo Cristiano a vita»), ridanno vigore alle voci di una fuga del Pallone d'Oro 2008 dal Real. Anche perché la proposta arrivata da Montecarlo è di quelle che non si possono rifiutare: 20 milioni d'ingaggio, contro i meno di 15 avanzati dalle merengues. Se Ronaldo dovesse accettare la corte dell'oligarca russo Rybolovlev, il Real si getterebbe alla caccia di Gareth Bale. Da Londra il Tottenham ha subito messo le mani avanti: è incedibile, anche se con 90 milioni se ne può discutere. Alla faccia.

Shopping in Italia Con i tempi che corrono, la Serie A sta diventando terreno di caccia per gli stranieri. Tremano in tanti. Massimo Moratti ha stoppato subito i rumors sull'addio di Guarin (destinazione Tottenham) all'Inter. Respinta un'offerta di 20 milioni, ma se gli Spurs tornassero alla carica non è da escludere un ripensamento nerazzurro. Al Milan tengono le orecchie tese in attesa di eventuali compratori per El Shaarawy. Il Faraone non è sulla lista nera, ma come ha precisato Galliani, «nel mercato di oggi non esistono incedibili». L'eventuale partenza del Faraone (City in pole, ma occhio pure al Napoli, che in alternativa ha già preso contatti con Dries Mertens del Psv come esterno d'attacco) avrebbe anche logiche tattiche: nel nuovo 4-3-1-2 di Allegri il 92 agirebbe da seconda punta, ruolo che non gli calza ancora a pennello. L'estate di Cavani sta, invece, assumendo i toni del tormentone. Le dichiarazioni rilasciate dal ritiro dell'Uruguay sono chiare: «Mi piacerebbe essere allenato da Mourinho». Peccato che il Chelsea non abbia ancora buttato le fiches sul piatto. Un asso nella manica dei Blues può essere Torres (pupillo di Benitez), sul quale però si è fiondato pure il Barcellona, che cerca un attaccante d'esperienza per far rifiatare Messi e Neymar. Alla finestra resta il solito Real, che in caso di clamorosa partenza di Ronaldo punterebbe a riformare la coppia della Celeste Cavani-Suarez. Uno scenario del genere libererebbe Higuain per la Juve anche per meno degli oltre 30 milioni chiesti da Perez, ma il papà del Pipita ha suggerito al figlio di aspettare, bloccando la trattativa con i bianconeri. Infatti vuole prima vederci chiaro sull'offerta dell'Arsenal. Con i soldi che girano altrove, dire subito sì all'Italia può rivelarsi un autogol.

Viavai di bandiere In un calcio che ci vede sempre più poveri, meglio affidarsi al cuore. L'avranno pensato all'Inter, prima di ufficializzare il rinnovo a capitan Zanetti, nonostante il brutto infortunio al tendine d'Achille, per un'altra stagione. «Ricompenserò la fiducia sul campo», il commento dell'argentino. Caso analogo a Udine, dove Totò Di Natale resterà per altri due anni (1,7 milioni d'ingaggio, più 300mila euro di bonus): la firma è ormai una formalità. Al Milan vanno invece controcorrente e salutano Ambrosini. Ieri le parole di Galliani, oggi quelle più amare di Moreno Roggi, agente del centrocampista. «E' una decisione univoca dei rossoneri - l'affondo -. Potevano avere più riguardo per un capitano, non mi è piaciuto come è stata data la notizia dell'addio». Il futuro di Ambrosini (che domani spiegherà tutto in una conferenza stampa a Pesaro) potrebbe essere al West Ham o negli Usa.

Ma nelle ultime ore si è parlato anche di Fiorentina.

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