Cannavaro, ma in campo ci si sente diversi con una fascia al braccio?
«Sai che devi dare di più. Ma anche la fascia ti dà qualcosa in più, una carica particolare».
Si sente ancora capitano dei ragazzi del 2006?
«Molti mi chiamano ancora così. Anche perchè è più semplice chiamarmi capitano che Cannavaro...»
Nel suo libro «La nostra bambina», cioè la coppa del Mondo, appena uscito in libreria scrive che chi la incontra anche per fare un selfie vede la fascia sul suo braccio anche se non la porta più...
«Dopo un Mondiale vinto si resta capitano per sempre. Anche di tutti i tifosi italiani».
La fascia amplifica una vittoria?
«Direi di no. L'impresa resta un'impresa, con la fascia o senza».
Dieci anni fa da capitano vince Mondiale e Pallone d'Oro. Cosa volere di più?
«Niente. Avevo 32 anni è stato il momento più alto della mia carriera, il meglio di me».
Ma il suo capitano chi è?
«Ciro Ferrara. Mi ha dato fiducia, mi ha protetto»
Che cosa dire al capitano Buffon visto che lei è il suo capitano?
«Lui sa quello che bisogna fare. Ha l'esperienza di un campione e la voglia di vincere di un ragazzino».
Visto dalla Cina: come andrà con la Germania?
«Facile non è. Però vinciamo noi».
Ma così poi vinciamo l'Europeo....
«Poi verrà il difficile. Certe vittorie ti assorbono molto e abbiamo speso molto contro gli spagnoli».
Però le vittorie caricano...
«Le vittorie sono benzina. Parola di capitano».
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