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"Bugiardo", "Ti porto in tribunale": volano stracci tra Iervolino e Sabatini

Durissimo scontro tra il presidente della Salernitana e Sabatini, sempre più ai ferri corti dopo l'abbandono dell'ex ds

L'ex direttore sportivo della Salernitana Walter Sabatini
L'ex direttore sportivo della Salernitana Walter Sabatini

Danilo Iervolino e Walter Sabatini non si sono lasciati affatto bene e a mezzo stampa continuano ad attaccarsi pesantemente. Un clamoroso divorzio, arrivato dopo la miracolosa salvezza della Salernitana, figlio di incomprensioni ed evidenti diversità di vedute, che continua a riservare veleni e attacchi reciproci.

Tutto è cominciato con le parole dell'ex ds al Corriere della Sera, che esprimendo tutto il suo rammarico per la separazione dal club campano aveva dichiarato:"È stata imbrattata una tela del Caravaggio...". Intervista alla quale il presidente Iervolino ha voluto rispondere usando toni parecchio forti: "Equivoco? Sabatini crede di prendere tutti per stupidi, ma di equivoco c'è solo lui: pensa di essere il più intelligente, ma è stato bugiardo", ha tuonato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

"Avevo deciso di non parlare, i panni sporchi si lavano in famiglia. Poi, però, ho letto le parole di Sabatini e mi sento in dovere di rispondere - ha spiegato il numero uno granata -. Voleva pagare questa commissione: abbiamo litigato perché non accetto queste storture. Volevamo aumentare lo stipendio di Coulibaly di 200mila euro, ma avremmo dovuto versare un milione all'agente, impegno che aveva preso Sabatini. Io non mi piegherò mai a questo sistema: se un giocatore riceve una buona offerta è libero di andare. Lui mi ha detto, invece, che con certe logiche convive da tempo e che vista la mia posizione in merito riteneva di non essere l'uomo giusto per la Salernitana".

Iervolino continua poi l'attacco: "Leggo che si sente da Champions League, vedremo dove andrà: non sa nemmeno far funzionare un computer o mandare una mail. Umanamente sono dispiaciuto per com'è finita: non l'avrei lasciato andare, ma sono successe cose che ritengo gravi. Voglio un altro tipo di calcio". Infine una battuta anche sul sogno di acquistare Edinson Cavani, operazione osteggiata proprio da Sabatini: "In quell'occasione sfiorò il ridicolo: se voglio un giocatore lo compro. Non poteva bocciare lui un mio acquisto: è la Salernitana di Iervolino, non di Sabatini. Lui proponeva, io decidevo".

La replica di Sabatini è arrivata subito, a Radio Anch'io Sport su Rai Radio1. "Io bugiardo? Non diceva questo - attacca l'ex ds -quando mi chiedeva quasi piangendo di salvare la Salernitana. Poi io sono nel calcio da 30 anni, lui da 30 giorni. Il problema delle commissioni c'è, e confermo che il nodo è stata una commissione per l'agente di Lassana Coulibaly, ma se mi ha dato del bugiardo verrà in tribunale con me, nessuno in 30 anni si è mai azzardato a farlo. Credo sia una caduta di stile, anche se lì di stile ce n'è molto poco".

"Tutto questo mi addolora moltissimo - aggiunge Sabatini parlando del suo addio al club campano - dopo sei mesi di grandissimo stress e aver ottenuto un risultato storico con la salvezza. Mi sento ancora il ds della Salernitana, domani prenderò un volo per andare all'estero dove probabilmente accetterò un'offerta, è un club molto prestigioso, devo parlare con il presidente e vediamo se ci sono i presupposti. C'è un velo di tristezza sulla prima salvezza della Salernitana, credo sia triste anche il popolo salernitano: c'era qualcosa da festeggiare invece hanno fatto il funerale, il mio funerale, ma io sono immortale".

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