Caccia alla Juve: Roma in prima fila poi Napoli e Milan

L'Inter ancora deve convincere, Fiorentina e Lazio outsider per la zona Champions League

Allegri bacia la Coppa Italia vinta dalla Juventus
Allegri bacia la Coppa Italia vinta dalla Juventus

Cinque giorni al via della serie A e con il mercato più scoppiettante degli ultimi anni (che può ancora regalare sorprese e colpi importanti in entrata) in molti sognano in grande. Tornano i centravanti e gli investimenti pazzi ma ci sono sempre 13 club su 20 senza sponsor, anche se sono già arrivati 51 nuovi stranieri (per una spesa record di 250 milioni), tra cui il primo iracheno della storia della massima serie (Adnan dell'Udinese), e in totale saranno 113 i giocatori debuttanti nell'élite del nostro calcio. In più tante novità regolamentari: la goal technology per evitare le reti «fantasma», cinque ammonizioni e non più quattro per far scattare la prima squalifica, le rose limitate a 25 elementi, con un complicato calcolo sugli 8 di «formazione» nazionale.

LA CORSA SCUDETTO

ED EUROPEA

Impossibile non mettere in pole la Juve dei quattro scudetti di fila e che ha già arpionato la Supercoppa italiana, anche se l'estate ha portato una vera e propria rivoluzione in casa bianconera dove si rimane a caccia di un trequartista. E la scalata al pokerissimo, mai riuscito a nessuno nel dopoguerra, è comunque impervia. La Roma, rafforzatasi soprattutto in attacco con il ritorno dopo 15 anni da Batistuta di un vero centravanti (ma sta anche per completare il reparto difensivo, oggi arriverà Rudiger dallo Stoccarda e si punta Zouma del Chelsea), resta la rivale principale. Sempre che la piazza mantenga i nervi saldi.

Nell'ipotetica griglia di partenza, dietro a bianconeri e giallorossi ci sono le milanesi, il Napoli e la Fiorentina e Lazio. Milan e Inter - ancora senza Coppe - sono state ricostruite con investimenti tutti da valutare: la squadra di Mihajlovic ha in rosa tanti giovani e italiani, quella di Mancini ha completamente rifondato la difesa ma attende un terzino (Criscito?) e ha inserito un paio di innesti di qualità continuando a inseguire Perisic. I rossoneri sembrano un passettino avanti rispetto ai «cugini» ma le gare vere (Bacca e compagni ne giocano una stasera in Tim Cup) devono ancora arrivare. E ci sarà subito Fiorentina-Milan.

A Napoli c'è fiducia per il progetto Sarri, «scienziato» alla Sacchi che ama il bel gioco. Le incognite sono inesperienza e tenuta in caso di difficoltà ma la rosa, con qualche innesto difensivo in più, diventerebbe di grande qualità. La Fiorentina è rinnovata sin dalla guida tecnica (Paulo Sousa) ed è reduce da un ottimo precampionato con tante vittorie prestigiose. La Lazio è stata quasi immobile sul mercato, ma ha confermato i suoi pezzi da novanta e potrebbe ritoccare la rosa nel caso di passaggio ai gironi di Champions (Pato e Balotelli i nomi caldi). In più sta per rimettere in rosa Stefano Mauri, assolto definitivamente dal processo sportivo.

LE POSSIBILI SORPRESE

L'abilità di Cairo e Preziosi sembra indicare in Torino e Genoa le squadre capaci di lottare per l'Europa League coi gol di Quagliarella e Pandev. E il club granata attende l'offerta giusta per i suoi gioielli. Se Walter Zenga raddrizza la rotta dopo la disastrosa (e breve) avventura europea, se Cassano dimagrisce e fa il bravo - come prevede il contratto - c'è anche la Sampdoria. Le coppie d'attacco Zapata-Di Natale e Toni-Pazzini orientano la stagione di Udinese e Verona (i veneti sembrano avere una rosa leggermente superiore a quella dei friulani). Da valutare il rinnovato Palermo orfano di Dybala, approdato alla Juve, ma che ha messo nel mirino Gilardino, e l'organizzato Sassuolo che ha cambiato poco.

LE ALTRE E LE NEOPROMOSSE

L'Atalanta, che per ora ha trattenuto Denis, il Chievo composto da un mix di giovani e veterani e l'Empoli del dopo Sarri - che ha perso molti dei suoi elementi di valore - saranno ancora concentrate sulla salvezza.

Organici rivoluzionati per le tre neopromosse: ambizioni e investimenti per il Bologna americano (già estromesso dalla Coppa Italia) che è ancora un cantiere aperto, curiosità per metodo e stile delle matricole Carpi e Frosinone ben dirette da Castori e Stellone, che hanno cambiato pelle affidandosi a calciatori di esperienza della categoria.

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