Firenze A Londra ha raggiunto Giacinto Facchetti nel numero di presenze in azzurro (94). Daniele De Rossi, uno dei reduci del trionfo mondiale in Germania, è ormai uno dei veterani della truppa. «È un giorno triste, l'infortunio di Montolivo è una brutta tegola, dal punto di vista umano e tecnico - così il centrocampista della Roma -. Riccardo è un ragazzo positivo e corretto, oltre che uno dei vecchi di questo gruppo, per questo dispiace ancora di più. Ma paradossalmente quest'episodio potrebbe anche unirci ancora di più, tutti compatti per cercare di vincere il mondiale per lui e per noi».
De Rossi parla anche di Chiellini, «perdonato» da Prandelli nonostante le tre giornate di squalifica prese per una gomitata data nell'ultima gara di campionato e convocato per il Brasile. «Non ho nessuna invidia, anzi sono contento che lui ci sia, sarebbe stato assurdo non portarlo ai mondiali per quel gesto. Normalmente in casi del genere si possono creare interpretazioni e strumentalizzazioni anche perchè non sempre sono chiari certi gesti violenti piuttosto di altri. Comunque quando io sono stato punito penso che sia stata una cosa giusta e in ogni caso c'è un codice ben preciso deciso da Prandelli».
Sulle speranze dell'Italia il romanista dice: «Colloco la nostra squadra fra quelle che possono vincere il Mondiale o che comunque possono arrivare fino in fondo. Se non partissimo per provare a vincerlo, faremmo fatica».
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