Jacopo GranzottoMai se la sarebbe sognata una partenza simile. Due anni passati in panchina possono segnare l'animo, oltre che il fisico. Ma Stephan El Shaarawy, a differenza di un suo ex collega-amico milanista, le occasioni italiane non le getta via. Quattro tiri e due gol in due partite, niente male per un Faraone che torna a vedere la porta e forse (vista la concorrenza) anche gli Europei francesi. Il neo bomber giallorosso mantiene il profilo basso, conviene: «La strada è lunga. Ma un inizio così è meraviglioso, ringrazio i tifosi della Roma e l'allenatore che ha creduto in me». Già, Spalletti. Martedì se l'è vista brutta al momento del rigore. «Ci sono buoni segnali - ammette - anche in termini di fortuna, vedi il rigore del possibile 1-1 sbagliato da Berardi. Non posso dire se è cambiato qualcosa nel nostro cammino, sicuramente questo risultato ci garantisce tranquillità per continuare a lavorare bene.Tranquillità anche sul versante infortuni: Strootman sta tornando, De Rossi - uscito precauzionalmente dal campo - tornerà tra una decina di giorni. Pjanic anche prima. E ora la domanda che tutti si fanno è: terzo posto? «Ci proviamo, ma il percorso è lungo - fa sapere Spalletti- . Però uno come Perotti ci può essere utile perchè è abituato a giocare tanti palloni. E se lo serviremo meglio potrà dare un contributo alla crescita della Roma».
Infine la vicenda dei ripetuti rimproveri a Keita, siparietti. «Tutto normale. Seydou è il giocatore che ci deve dare equilibrio, gli chiedevo di chiudere dove loro iniziavano l'azione e di farsi dare la palla dalla difesa». Altro?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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