CDK e Belotti, la risalita dagli inferi

De Ketelaere si ritrova con la Dea: «Mi piace giocare qui». Il Milan lo rimpiangerà?

CDK e Belotti, la risalita dagli inferi
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Risalire dagli inferi al pronti via del campionato. La serie A ritrova due calciatori che nell'ultima stagione non avevano saputo mettere il loro sigillo. Al 22enne belga Charles De Ketelaere sono bastati poco più di 45 minuti con la maglia dell'Atalanta per risorgere, il quasi 30enne bergamasco Andrea Belotti ha rotto il digiuno di un anno segnando una doppietta.

CDK era arrivato al Milan nell'estate del 2022 e su di lui c'erano grandi aspettative. Un trequartista di piede mancino che svaria su tutto il fronte offensivo che con il Bruges aveva vinto tre titoli belgi e due Supercoppe nazionali. Con la maglia dei Diavoli Rossi aveva persino fatto gol all'Italia di Mancini nella Nations League 2021.

Al 22enne di Bruges sono bastati 45 minuti: ha incantato all'esordio con la maglia dell'Atalanta segnando un gol e sfiorandone altri due, mentre in rossonero non era mai riuscito a esprimersi nemmeno lontanamente rispetto a quanto si era visto in Belgio. Il suo bilancio della prima stagione in rossonero è stato però deficitario: 40 partite e 1480 minuti tra campionato e Coppe, zero gol e un solo assist per Leao «partorito» un anno fa (era il 27 agosto 2022) alla terza giornata contro il Bologna. Vestito il nerazzurro della Dea (anzi il bianco, visto che i bergamaschi giocavano in trasferta, ndr), Charles ha subito riempito il suo match di iocate interessanti, sbagliando due buone ccasioni e centrando la terza di testa, ma soprattutto trovandosi al posto giusto nel momento giusto quando invece nel Milan sembrava uscire dalla gara nelle situazioni più calde. «Ho parlato con il mister, mi ha detto cosa voleva, io l'ho fatto perché so giocare a calcio, mi piace il suo modo di giocare, sono all'Atalanta anche per questo», così CDK dopo il debutto. E in effetti il modulo di Gasperini, che gioca spesso con uno o due trequartisti, lo agevola, anche se ieri ha fatto gol da punta. Chissà se i rossoneri lo rimpiangeranno.

E a proposito di punte, il «Gallo» Belotti, uno dei bomber italiani della serie A, stava vivendo una crisi calcistica con sfumature esistenziali. Chiuso da svincolato il lungo rapporto con il Torino, era arrivato a Roma alla fine del penultimo mercato estivo, quindi senza preparazione con il gruppo di Mourinho. In 31 gare e 1133 minuti di campionato zero reti e appena 4 nelle 46 partite stagionali, colpa di tanti infortuni ma anche di errori marchiani e occasioni perdute, tanto da far disperare i tifosi della Roma. Non la società che gli ha rinnovato il contratto fino al 2025, complice anche l'infortunio di Abraham. E mentre il tecnico e la piazza attendono un nuovo centravanti (che sarà quasi certamente Zapata, accordo definito), Andrea gioca una gara di grande volontà ed efficacia.

Due reti, una annullata e i crampi nel finale a sottolineare l'epicità della sua prestazione. «Quando sono al 100 per cento, posso aiutare la squadra», ha detto al termine della sfida con la Salernitana. Due giocatori ritrovati, la A ringrazia.

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