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Cena di gala Fondazione Milan: tra progetti futuri e solidarietà

Rossoneri al gran completo per festeggiare i 10 anni di Fondazione onlus. Barbara Berlusconi: "Parte del ricavato alla Sardegna"

Cena di gala Fondazione Milan: tra progetti futuri e solidarietà

A pochi giorni dalla ripresa del campionato, il Milan al completo ha partecipato al festa di gala per il decimo compleanno della sua Fondazione onlus.

C'era Kakà, che si prepara alla prima partita da capitano: "Sarà bello, per me è una cosa più formale che altro, non la più importante", ha detto il brasiliano spiegando che continuerà a giocare come trequartista e non come regista arretrato, "in amichevole abbiamo fatto solo una prova, ora non ho voglia di giocare in quel ruolo". Il giocatore semina desideri, tra cui quello di segnare altri quattro goal entro Natale per arrivare così a quota 100: "Per Natale vogliamo regalare a tifosi del Milan la qualificazione in Champions, la ripresa in campionato e per me magari i 100 gol con il Milan".

C'era Mario Balotelli, che non ha potuto fare a meno di distinguersi subito togliendosi la giacca dello smoking ancor prima dell'inizio della cena. Intervistato da Sky durante il ricevimento l'attaccante ha risposto alle critiche sul suo perido a secco di gol e sul suo carattere giudicato troppo esuberante: "Sono un bravo ragazzo, normale come tanti altri. Solo che sono in una situazione in cui non mi è permesso essere normale. Devi essere uomo grande, non puoi fare errori e distrarti". E ha continuato piccato: "Ho tanti occhi addosso ma non me ne frega niente. Dove devo migliorare? Il mio carattere va bene: sono tranquillo, non sono più come quando ero giovane. Non c’è assolutamente niente da cambiare nel mio carattere. Avevo la cresta prima e se la sono fatta tutti, così ho deciso di tirarla via". Balotelli ha poi invitato gli italiani a credere negli azzurri in vista del Mondiale: "Gli italiani devono dire che vincerà l’Italia. Se fanno un sondaggio in Brasile dicono che vincerà il Brasile: in Italia deve essere lo stesso". Reduce dalle due amichevoli in azzurro, il giovane giocatore ha confessato: "Quando torni dalla Nazionale sei molto tranquillo e fiducioso. Magari ci vai deluso e torni sorridente".

Ma oltre ai campioni della squadra i veri protagonisti della serata sono stati Barbara Berlusconi e Adriano Galliani. Nelle ultime settimane tra i due non è corso buon sangue. La figlia del Cavaliere si era dichiarata in disaccordo con alcune decisione prese dall'ad del Milan e tra i due era calato il gelo. Durante il ricevimento invece si sono scambiati un saluto cordiale e qualche convenevole. Segnali di un riappacificamento.

Davanti a circa 400 ospiti Barbara Berlusconi ha dedicato un pensiero alla Sardegna annunciando che gran parte del ricavato sarà destinato alle popolazioni colpite dall’alluvione. Poi si è accomodata al tavolo insieme al fidanzato Lorenzo Guerrieri, al governatore della Lombardia, Roberto Maroni, a Simona Ventura e Ennio Doris.

Galliani invece, in abito elegante ma senza smoking, si è seduto ad un altro tavolo del salone della location a tinte rossonere. "In Brianza mi hanno insegnato a stare vicino a chi porta soldi, ossia gli sponsor, e non a chi li porta via...", ha affermato sorridendo l’ad rossonero che ha parlato anche della possibilità di costruire un nuovo stadio spiegando che "c’è un’area interessante dove abbiamo interessi come l’Inter ma sarà disponibile dopo l’Expo, quindi nel 2016: c’è tempo per fare ragionamenti".

Al ricevimento erano presenti anche tanti ex rossoneri, da Franco Baresi a Demetrio Albertini, uno dei candidati a entrare nell’organigramma del club con la ristrutturazione che ha in mente Barbara Berlusconi.

Un altro possibile candidato potrebbe essere Paolo Maldini, che però ha declinato l'invito per il gala di ieri sera.

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