Da Di Centa a Piller Cottrer, l'ora degli eredi

Sci, fondo, salti e snowboard. Ragazzi scatenati sulle orme dei celebri parenti

Da Di Centa a Piller Cottrer, l'ora degli eredi

C'è un branco affamato di giovani leoni che sembra pronto a lasciarsi il passato glorioso alle spalle. Si tratta dei figli d'arte della neve e del ghiaccio, che sta cominciando ad alzare la voce e vuole arrivare lassù, con volontà e sacrificio, nell'Olimpo. La missione ha già una pianificazione chiara: i Giochi di Milano-Cortina 2026.

Mentre in questi giorni i grandi faticano a conquistare medaglie ai Mondiali di sci di nordico e biathlon, c'è una schiera di prospetti destinati a recitare un ruolo da protagonisti. L'ultimo di questi è Fabio Piller Cottrer (classe 2002), fresco di argento ai mondiali giovanili di biathlon, quasi a fare un dispetto a Pietro, il babbo oro olimpico a Torino 2006 nella staffetta di fondo. Altri due papà d'oro sugli sci stretti sono Giorgio Di Centa e Silvio Fauner, che hanno trasferito i cromosomi a Martina (2000, già convocata ai Mondiali assoluti in corso a Oberstdorf e nipote di Manuela Di Centa) e a Daniele (1999), anche lui biatleta al pari di David (2000) e Linda Zingerle (2002), figli del campione del mondo Andreas.

Cognome pesante è quello di Nina Zoeggeler (2001), che ha esordito a soli 16 anni in Coppa del Mondo ed è l'erede di Armin, monumento dello slittino. Inoltre, nel gennaio scorso, sono saliti sul podio agli Europei di short track due figli d'arte come Pietro Sighel (1999) e Gloria Ioriatti (2000). L'Italia si fa valere a livello giovanile anche nello snowboard grazie a Annette Belfrond (2002) e a Marika Savoldelli (2003), quest'ultima figlia dell'ex ciclista Paolo, due Giri d'Italia vinti.

A Torino 2006, Daniela Ceccarelli era incinta della sua erede Lara Colturi, che gira voce - batte già le sue coetanee.

Idem Lorenzo Casagrande (2005, sci alpino), che però non ha voluto seguire le orme di mamma Stefania Belmondo, regina del fondo, come invece ha fatto Valentina Maj (2000) con papà Fabio. Prosegue pure la dinastia dei Cecon nel salto con gli sci: c'è Francesco (2001), figlio di Roberto, il più grande saltatore italiano. Tanta roba, si potrebbe dire col linguaggio dei giovani d'oggi.

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