nostro inviato a Appiano Gentile
Il primo giorno è come la prima volta, te lo porti dietro per una stagione, il Mancio è carico, il presidente Thohir segue la conferenza dietro al muro eretto ai tempi di Marcello Lippi, Ausilio, Fassone e Stankovic sono in prima fila e l'Inter non è ancora fatta. Ci aveva lasciato con l'ultima risposta, all'ultima domanda dell'ultima conferenza di campionato. Scusi Mancio, questo gruppo continuerà a crescere, quindi se nessuno arriva e nessuno parte, va bene?
«Non credo che nessuno partirà, adesso iniziano le vacanze...».
Una battuta in risposta a un'altra. Ne voleva almeno sette-otto nuovi, siamo a metà strada, la presentazione dell'Inter 2015-16 è un selfie di mercato del Mancio, perché qui si fa quello che vuole lui: «Siamo l'Inter, quindi è normale che si parli di scudetto. Non siamo in Europa e mi dispiace».
Adesso chi arriva: Perisic, Jovetic o Salah?
«Perisic, Jovetic, Salah per il momento sono giocatori del Wolsfburg, del City e del… non so, Salah di chi è? Del Chelsea? Comunque con lui non ho mai parlato e non è neppure giusto farlo. Melo e Suarez son bravi, con caratteristiche diverse, potrebbero dare una mano».
Contento di quanto è stato fatto finora?
«Ausilio e Fassone hanno lavorato molto bene, la strada intrapresa è quella giusta. Credo che Kondogbia sia potenzialmente uno dei migliori al mondo nel suo ruolo. Adesso è dietro ai più forti, a breve sarà tra i più forti».
Cosa sta succedendo con Santon?
«Niente. L'ho voluto io a gennaio quindi è un giocatore su cui ho scommesso, ma con la rosa bloccata a 25 giocatori a malincuore qualcosa bisognerà fare. Il discorso vale per lui come per altri. Comunque sia lui che Shaqiri lavoreranno con noi in pre-season».
Quali altri? Kocavic?
(Fassone in prima fila arriccia il naso. Forse è solo un tic) «Kovacic? È un giocatore dell'Inter, uno sul quale puntiamo, non vedo problemi».
Allora Handanovic, che non rinnova…
«Questa è una situazione che non mi preoccupa».
E Ranocchia? Se il capitano dell'Inter va in panchina, la fascia a chi andrà?
«Questa sarà una decisione che prenderò io di volta in volta, di partita in partita. Ma sono certo che Ranocchia giocherà benissimo e in quel caso sarà sempre un titolare».
È possibile che Puscas faccia la stessa fine di Bonazzoli e cioè in prestito per fargli fare esperienza?
«Credo che lui fra qualche anno sarà uno dei centravanti più forti del mondo. Vediamo, di sicuro davanti, nel reparto offensivo, siamo numericamente pochi».
Ma come intende giocare?
«Ho sempre detto che non c'è un modulo per sempre e neppure un modulo vincente. Si può fare il 4-2-3-1, o il 4-3-3, il 4-4-2, il centrocampo è una zona importante ma ormai è difficile avere dei centrocampisti che sanno fare solo una cosa, sanno tutti giocare in più ruoli e poi dipenderà molto anche dai giocatori che arriveranno».
Quindi ne arriveranno ancora?
Prima arrossisce. Poi risata. Quando appare Thohir per il saluto finale, tutti in piedi.
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