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Cipollini e il suo dramma: ''Ho rischiato di morire''

Il Re Leone si racconta. Soffre di una miocardite virale, infiammazione che può essere letale

Cipollini e il suo dramma: ''Ho rischiato di morire''

''Si, ho rischiato di morire, sono stato fortunato. E’ un periodo con il vento in faccia, ma sono abituato a lottare'' sono le prime parole di Mario Cipollini dopo il ricovero in ospedale per i problemi al cuore.

E' un momento davvero duro per il Re Leone, duro come le lunghe salite che odiava affrontare nella sua straordinaria carriera da velocista. Il campione toscano si è confessato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport aggiornando sulle sue condizioni di salute: ''Le biopsie hanno dato una risposta dura: miocardite linfocitaria. Malattia seria, non si scherza e può portare a estreme conseguenze. La mamma di un caro amico è morta per i postumi di questa malattia. I medici hanno scoperto che la mia è dovuta a un virus. Non c’è una cura, solo riposo totale. Riempio le giornate leggendo. Studio, m’informo. Sto bene, ma mi sento un po’ apatico: spero che a gennaio mi “liberino”. Sono a dieta: niente, o pochissimi, carboidrati''.

Una situazione difficile da vivere per uno come lui: ''E’ strano, perché da atleta pensi di essere sano, forte, perfetto. Invece non è così. Mi ero accorto che qualcosa non andava perché quando in salita spingevo 500 watt mi sentivo come un limitatore. Sono fortunato perché ho al fianco un grande amico e un grande professionista come Corsetti. E’ quasi maniacale nel cercare il problema e trovare la soluzione. Ho pensato anche alle persone che non vivono una realtà come la mia. E anche al fatto che in carriera ho esasperato il cuore in modo devastante e ora scopro di avere problemi genetici che mi hanno limitato''. E a questo proposito Roberto Corsetti, il medico conosciuto alla Liquigas e diventato un amico, ha due certezze: ''Il problema è molto più serio di quello che si potesse pensare. Sì, Mario ha rischiato di morire. Ma lui, non sappiamo se in due, tre mesi o quanto, tornerà quello di prima''.

Sull'amico Marco Pantani: ''Hai visto il servizio delle Iene su Pantani? Marco non si è ucciso. Non lo avrebbe mai fatto. Marco è stato ucciso. Hai visto com’era conciato? Come fai a conciarti così da solo?''. Un pensiero sempre ricorrente quello del Pirata, ancora di più in questi momenti così difficili. Ma c'è altro che lo turba la lite giudiziaria con l'ex moglie Sabrina Landucci, che gli rivolge accuse pesantissime: maltrattamenti, violenze, stalking. Il procedimento era stato archiviato ma il Procuratore di Lucca ha deciso di riaprire il caso. Il 4 dicembre verranno ascoltate l'ex suocera e l’ex cognato. Per lui non è stata ancora fissata un’udienza. Su questo Cipollini sceglie di non rilasciare dichiarazioni ma gli si legge negli occhi di lasciarsi tutto alle spalle come nelle tante volate vinte in carriera.

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