
Ma come? Ti fai eliminare nelle qualificazioni di champions league, con il tuo Fenerbahce, dal Benfica per un gol addirittura di un turco, Akturkoglu e due settimane dopo che fai? Vai ad allenare proprio il Benfica. Roba da ufficio inchieste, sospetterà qualche cialtrone prostituto intellettuale, roba da Josè Mourinho. Fatto, l'uomo di Setubal alle 13,14 al volante della sua Ferrari nera ha varcato il cancello del Seixal, il centro sportivo del Benfica dove l'attendeva il presidente del club, Rui Costa.
Mourinho torna nella sua prima casa; venticinque anni, era il 18 di settembre, Jupp Heynckes, rassegnò le dimissioni dopo la vittoria contro l'Estrela Amadora, troppi fischi, troppi insulti, roba manipolata, secondo il tedesco, dai giornalisti portoghesi. I dirigenti del Benfica provarono a contattare Toni ma ricevettero un rifiuto e allora presentarono Josè Mourinho che non fu accolto con entusiasmo dalla tifoseria. Vale e Azevedo erano, al tempo, i massimi dirigenti del club, svanito Toni, Josè incominciò ma l'avventura: sconfitta contro il Boavista il 23 settembre, eliminato in coppa Uefa dall'Halmstads, la prima vittoria alla quarta partita contro il Belenenses ma anche due pareggi con Braga e Paços de Ferreira casa, un'altra vittoria sul Campomaiorense ma una batosta dal Maritimo di Madeira, totale: 2 vittorie, 3 pareggi, 2 sconfitte con le prime mourinhate, scontro polemico con l'egiziano Sabry accusato di avere perso otto minuti per allacciarsi le scarpe da gioco.
Dall'ottava partita partì un'altra storia, incominciò a vincere ma proprio il trionfo nel derby sullo Sporting significò la fine del suo rapporto con il club. Era cambiato il presidente, Manuel Vilarinho nuovo eletto fece fuori Vale e Azevedo che avevano scelto Mourinho. A questo punto Josè diventò special one, chiese il rinnovo del contratto con pretese pesanti approfittando delle voci che davano per certo l'arrivo di Toni come nuovo tecnico. Il 5 dicembre 2000, José rescisse il suo contratto con il Benfica, per trasferirsi all'Alvalade ma la trattativa non si definì e firmò per l'Uniao de Leiria squadra nella quale aveva giocato con l'Under 17. Romanticismo e nostalgia a parte, Josè Mourinho non lascia ma raddoppia, fino al 2027 sarà l'allenatore del Benfica, i tifosi non sono entusiasti, lo avrebbero voluto al massimo come dirigente, considerandolo, secondo il sondaggio del quotidiano A Bola, datato e ormai senza più lo spirito dello Special One. Si ricomincia sabato, in trasferta contro la penultima in classifica l'Avs Futebol Sad a Vila das Aves.
Il Benfica è quarto, staccato di 5 punti dal Porto ma con una partita in meno, in champions league è stato battuto in casa, all'esordio, dagli azeri del Qarabag. Per restare nel teatro delle beffe il prossimo impegno di coppa sarà a Londra, contro il Chelsea. Davvero speciale.