Con Citroën C5 Aircross per macinare chilometri

Il crossover si prepara all'impatto con i clienti europei. Sette tinte, spazio e voglia di stupire

Valerio Boni

Parigi Il primo prototipo di Aircross Concept è datato 2015, anno in cui Citroën presentò al Salone di Shanghai la visione di quella che sarebbe successivamente diventata la C5 Aircross. Un'auto mostrata per la prima volta in Cina perché inizialmente destinata a quel mercato, con un'importante rivoluzione nelle consuetudini di Psa.

Dopo avere conquistato, a partire dall'autunno dello scorso anno, la piazza attualmente in grado di offrire i maggiori volumi di vendite, la versione Suv di C5 è ora pronta per sbarcare in Europa, prodotta negli stabilimenti francesi e in distribuzione entro la fine del 2018.

Presentata ufficialmente nel parco di Saint-Cloud, la più esclusiva terrazza con vista sullo skyline della capitale francese, l'ammiraglia delle Aircross è proposta con qualche elemento distintivo rispetto agli standard del prodotto orientale.

A fare la differenza sono l'offerta di motori, più allineati con le esigenze europee, e la presenza di tre sedili separati e regolabili singolarmente nella seconda fila, al posto del classico divano.

Non cambia, invece, lo stile, fedele a quello proposto dal primo concept, con elementi estetici comuni a quelli che caratterizzano le ultime C3 e C3 Aircross, naturalmente con dimensioni maggiorate e sempre equilibrate.

E non manca l'ormai consueta attenzione francese ai colori, con sette tinte di carrozzeria, tre colour pack e un tono di tetto in contrasto, che permettono di creare 60 diverse combinazioni cromatiche.

C5 Aircross condivide il pianale con le «cugine» Peugeot 3008 e Ds7 Crossback, con l'aggiunta di sospensioni idrauliche con effetto flying carpet. Una sensazione alla quale contribuisce l'aggiunta di due spugne aggiuntive di nuova concezione all'interno dell'imbottitura dei sedili, il cui obiettivo è quello di esaltare il comfort nei lunghi viaggi.

Nel rispetto delle esigenze di un mercato continentale che preferisce per i Suv di segmento C le due ruote motrici alle 4x4 in tre casi su quattro, Citroën propone una gamma a trazione anteriore, con l'unica integrale in arrivo nel 2019, quando sarà presentata la versione ibrida. Senza eccessi, Aircross ha comunque una vocazione «fuoristradistica», sottolineata da un'altezza minima da terra di 23 centimetri e dalla disponibilità del Grip Control, il dispositivo elettronico che permette di controllare la trazione, adattando le risposte del motore ai diversi fondi tipici della guida offroad.

La gamma è destinata ad ampliarsi nei prossimi mesi, ma per il lancio l'offerta di motori è equamente divisa tra diesel e benzina. Sono complessivamente quattro, con potenze di 130 e 180 cavalli, offerti con cambio manuale o con trasmissione automatica a otto rapporti con la sola esclusione della configurazione a benzina meno potente, solo manuale.

Il lancio parigino ha offerto l'occasione per effettuare un test su strada, breve ma sufficiente per percepire che i francesi si sono concentrati su

qualità e comfort. Se, infatti, i motori non rappresentano una sorpresa, colpiscono l'insonorizzazione, il lavoro delle sospensioni sulle asperità e la scelta di materiali per gli interni che segnano un deciso passo in avanti.

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