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Le colpe di Max, quelle del club e ora a Bologna delitto perfetto

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Le colpe di Max, quelle del club e ora a Bologna delitto perfetto

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Massimiliano Allegri si era esonerato da solo. La Juventus ne ha preso atto e le parole del comunicato lo confermano, là dove si scrive di «taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale... non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta». Dunque non c'entrano i risultati, gli obiettivi comunque raggiunti, la qualità del gioco, l'epilogo dell'Olimpico ha chiarito un equivoco e ha finalmente troncato una situazione che la stessa dirigenza non ha saputo gestire durante l'intera stagione, anzi trascinandola fino all'atto finale, esplosivo, screanzato, ambiguo. Allegri esce a storto muso, ha chiuso felicemente il contenzioso increscioso ed inqualificabile con il direttore di Tuttosport ma non ha potuto sottoscrivere un armistizio con Cristiano Giuntoli, che aveva platealmente e malamente tentato di allontanare dalla festa in campo, e con Francesco Calvo, un altro dirigente con il quale aveva avuto un confronto inurbano nello spogliatoio di Udine. La convivenza è durata oltre un limite ragionevole, la storia della Juventus aveva avuto in passato altri epiloghi imprevisti, era toccato a Vycpalek, Parola, Maifredi, Lippi, Ancelotti, Ranieri, Conte, Pirlo, allo stesso Allegri, mai con toni e comportamenti così villani. Allegri paga colpe sue ma sono anche evidenti le responsabilità di chi dirige la Juventus, di chi ha subìto, senza mai opporsi, lo stillicidio dei punti di penalizzazione nello scorso campionato, intossicando il percorso della squadra e dell'allenatore, oneri di chi ha sbagliato strategie politiche come l'ultima cordata con Inter, Milan e Roma contro la Lega di serie A, unendosi a club devastati nelle finanze e non supportati, come invece per la Juventus, dall'azionista di riferimento presente da oltre un secolo.

Non sono dettagli, è la chiave di lettura di quest'ultima scena. La commedia non è conclusa, lunedì a Bologna, la Juventus incontrerà Thiago Motta, per l'ultima volta come avversario. Sembra una beffa. Forse, un delitto perfetto.

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