I l verosimile sembra il più grande nemico che ha la verità. Nello sport moderno, per colpa di troppi dottor Mabuse, facciamo fatica a capire come stanno davvero le cose. Nell'atletica, uno degli sport più controllati, ma soprattutto nel ciclismo, la disciplina di eroi che corrono anche con fratture, che rischiano la vita ad ogni curva, un inferno per capitani superpagati, ma, soprattutto, per gregari che guadagnano davvero poco, visto quello che devono soffrire ogni giorno per portare una borraccia, il sospetto fa grandinare, come ieri al Tour, anche quando c'è il sole.
La gente sembra amare tutti questi faticatori. A parte i peccatori confessi, come è capitato ad Armstrong che adesso deve correre mascherato davanti al Tour per raccogliere fondi destinati alla beneficenza, quasi per tutti c'è il perdono della gente che nei suoi striscioni ricorda quasi più i peccatori che i virtuosi. Prendete i velocisti dell'atletica, si tifa per dopati condannati e poi riammessi come Gatlin, Gay, Powell quasi più che per Usain Bolt che nei suoi viaggi verso Plutone era comunque sospettato e adesso che non va, viene criticato anche di più.
Al Tour è la stessa cosa. Il keniano bianco Fromm, l'anno scorso quasi irriso perché non andava forte, ora viene sospettato di tutto perché gli altri non riescono a stargli dietro. Due anni fa, quando vinceva, era sospettato, adesso che stravince è spiato, giorno e notte, anche se lui si è detto disponibile a qualsiasi tipo di controllo. Certo che siamo in tempi, come diceva il maestro Gianpaolo Ormezzano, dove si raccontano storie sportive aggiungendo la postilla “salvo rivelazioni all'antidoping”, perché risvegli bruschi se ne sono avuti tanti, personalmente viviamo come incubo la squalifica di Ben Johnson a Seul, però non si può negare alla passione di credere a tutti, fino a prova contraria.
Lo sa Vincenzo Nibali che l'anno scorso veniva trattato, dagli stessi francesi, dagli inglesi così suscettibili se sentivano criticare Wiggins, come capitava a Pietro Mennea quando li lasciava sbalorditi. Adesso lo massacrano perché le gambe non girano. Non mettiamo mani sul fuoco per nessuno.
Ma lasciateci almeno l'illusione di poterci esaltare per imprese che sembrano straordinarie. Fare del furbismo da succhiaruote, per sembrare aggiornati e competenti, dà ragione a Voltaire: ogni verità, come del resto i meriti, ha contro i contemporanei.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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