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Compie 100 anni la prima radiocronaca

A Pittsburgh per un match di boxe. In Italia debuttò nel '27 con l'equitazione

Compie 100 anni la prima radiocronaca

Cent'anni e «sentirli». Siamo al Motor Square Garden di Pittsburgh, Pennsylvania, Stati Uniti. In programma c'è un incontro di boxe. Il pugile italo-americano Johnny Dundee affronta il suo omonimo, Johnny Ray. È un match duro, 10 round, dentro a una cornice di pubblico numerosa. L'incontro passa alla storia: si tratta del primo evento sportivo trasmesso alla radio. È l'11 aprile del 1921 e a Pittsburgh si dà inizio all'era delle radiocronache sportive.

È passato un secolo esatto da allora, ma la radio resta uno dei più importanti strumenti di comunicazione sportiva. La narrazione del calcio via radio, per esempio, ha accompagnato e scandito diversi momenti della nostra vita e ancora lo fa. Per cui nessuna nostalgia per questo strumento, la nostalgia appartiene a ciò che è rimasto nel passato, mentre la radio è così presente tutt'oggi nella vita di ognuno di noi. E lo è a tal punto da finire sulla bocca di molti tifosi in questi giorni in cui la trasmissione televisiva dello sport, con i vari abbonamenti, non fa che complicarne la narrazione: che confusione tra Sky, Dazn, Tim, Amazon, per non parlare di cellulari, pc e tablet. Però c'è lei, la radio, e con essa il fascino della radiocronaca non cambia, rimane immutato. Sin dai tempi in cui l'emittente KDKA, con la voce del giornalista locale Florent Gibson, trasmise quell'11 aprile il primo evento sportivo in diretta. Poi, sarebbe toccato al baseball, con la partita Pittsburgh Pirates-Philadelphia Phillies coperta dal primo narratore sportivo dell'epoca, Harold Arlin e trasmessa il 5 agosto 1921. Quell'Arlin che, durante un partita di football collegiale, urlò così forte dopo un touchdown che fece andare in tilt la messa in onda.

Bisogna però aspettare il 22 gennaio 1927 per la prima partita di calcio in Europa trasmessa alla radio: un 1-1 tra Arsenal e Sheffield United, tre settimane dopo l'esordio della BBC con Inghilterra-Galles di rugby. Per la prima radiocronaca sportiva italiana, invece, si dovette attendere il 19 giugno quando fu trasmesso il Gran Premio di Milano di equitazione con commento dell'ex campione Alfredo Gianoli.

In Italia, il calcio fece la sua incursione in radio il 25 marzo 1928, quando al Flaminio si giocò Italia-Ungheria, finita 4-3. Sette reti per il debutto al microfono di Giuseppe Sabelli Fioretti, 21enne giornalista della Gazzetta dello Sport.

Per paura che poi la gente non andasse più allo stadio, le radiocronache rimasero all'inizio un'esclusiva della Nazionale, ma durò poco.

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