Il Condor Galliani ha fatto scuola: quante imitazioni nel mercato finale

Thereau ai viola, Maxi Lopez a Udine. E il Milan fatica a vendere Caso Spinazzola: Marotta manda Papu Gomez a lezione da Buffon

Il Condor Galliani ha fatto scuola: quante imitazioni nel mercato finale

Si chiude stasera il mercato dei fuochi d'artificio e dei prezzi alle stelle, uffici chiusi alle 23. Sono perciò le ultime ore del calcio-mercato, le ore del Condor sfogliando l'album della grande famiglia del calcio italiano. E qui Condor vuol dire Adriano Galliani, l'ad del Milan berlusconiano costretto negli ultimi 4 anni a fare la spesa senza la carta di credito Fininvest. Inventò una tecnica, adesso imitata da qualche replicante: attendere gli ultimi giorni del mercato per ritirare qualche saldissimo e puntellare il Milan del declino. Il debutto del Condor avvenne nel 2012 con un tris di grande fascino: Galliani accompagnò a Milanello Pazzini, Bojan e De Jong, di qui la fama. Un anno dopo fece ancora meglio riportando in rossonero Kakà da Madrid oltre che Matri reclamato a viva voce da Allegri prima del capolavoro Bonaventura targato 2014. Perché senza un euro a disposizione il Condor perfezionò la cessione di Cristante al Benfica per ottenere i 6 milioni che gli consentirono di bruciare la concorrenza dell'Inter e portare il talento marchigiano al Milan. Col tempo, la concorrenza ha drizzato le antenne e gli ultimi colpacci del Condor non furono granchè: Kucka nel 2015 e Mati Fernandez nel mercato scorso. Oltre alla tecnica fecero un certo effetto le dimensioni degli affari conclusi in quei giorni da Galliani, briciole rispetto alle dimensioni odierne sballate dall'effetto Neymar.

Adesso che Adriano Galliani ha cambiato residenza (a Cologno Monzese alla presidenza di Mediaset Premium) e mestiere, le imitazioni si sprecano. Da valutare i risultati, tra qualche mese naturalmente. Così l'Udinese, dopo aver accompagnato a Firenze Thereau, può accogliere Maxi Lopez del Torino, come l'Inter che deve decidere se mandare Ranocchia a Mosca da Mancini ma nel frattempo può chiudere l'acquisto di un difensore francese, Yann Karamoh del Caen, 8 milioni più bonus, da stabilire con le ristrettezze di questi tempi provenienti da Nanchino, le modalità di pagamento. Il Sassuolo aspetta sempre Duvan Zapata prima di liberare Iemmello (Benevento) e Matri (Parma). La legge del contrappasso espone invece il Milan al fenomeno contrario perché adesso Fassone e Mirabelli hanno bisogno di fare cassa con gli esuberi della rosa ma spuntano difficoltà, rifiuti. Sosa non vuole saperne di lasciare Milanello, così Gomez, Paletta chiede 3 anni a Lotito detto Lotirchio (figurati!), per Niang il Toro ritocca al rialzo l'offerta (15 milioni) cifra insufficiente secondo casa Milan. Nelle ore del Condor non può mancare l'incidente diplomatico tra Juve e Atalanta, tra Marotta, ad bianconero, e Papu Gomez, il capitano di Bergamo, autore di un attacco via web a Spinazzola che continua a chiedere d'essere lasciato libero per tornare a Vinovo. «Non si attacca un compagno, prenda esempio da Gigi Buffon» la lezione di Marotta al capitano bergamasco.

Ma questa sensibilità juventina per Spinazzola dimostra che a Torino considerano aperta la strada per il suo arrivo e infatti Asamoah, inseguito dal Galatasary, non può partire per la Turchia. Deve attendere la conclusione della trattativa tra Torino e Bergamo. Che nostalgia del caro, vecchio, autentico Condor.

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