Coronavirus

Coronavirus, annullata la sfida Irlanda-Italia del Sei Nazioni

Iranda-Italia, valida per la quarta giornata del Sei Nazioni, non si giocherà come previsto il prossimo 7 marzo. A rischio anche Italia-Inghilterra del 17 marzo

Coronavirus, annullata la sfida Irlanda-Italia del Sei Nazioni

La sfida del torneo Sei Nazioni di rugby tra Irlanda e Italia, in programma sabato 7 marzo a Dublino, non si giocherà a causa del Coronavirus.

L'emergenza Coronavirus che sta colpendo l'Italia ferma anche il Sei Nazioni di rugby. Non si giocherà, infatti l'incontro tra Irlanda e Italia, programmato sabato 7 marzo a Dublino e valido per la quarta giornata del torneo. Lo ha reso noto la federazione rugby irlandese, annunciando di aver accolto la raccomandazione del ministro della salute irlandese su indicazione del Team di emergenza della sanità pubblica irlandese, che attraverso Tony Holohan, capo del dipartimento della Salute, aveva raccomandato ''di annullare la partita a causa della rapida evoluzione dell’epidemia''.

"Cominceremo immediatamente a lavorare con i nostri partner del Sei Nazioni per esaminare la possibilità di riprogrammare le partite, contando di avere novità già nei prossimi giorni", si legge nella nota diffusa dalla federazione irlandese. Sulla data del recupero ancora poche certezze, ma la federazione italiana rugby, dopo aver preso atto della decisione, ha fatto sapere, che si metterà "al lavoro con gli amici irlandesi per vedere quando la partita potrà essere recuperata". Una decisione che già era nell'aria già dopo le dichiarazioni del ministro della sanità irlandese, Simon Harris, all'emittente irlandese Rte prima dell'incontro con i rappresentanti della federazione irlandese di rugby:''So che causerà una grande delusione per molti, ma è importante prendere decisioni in relazione alla salute pubblica al di sopra e al di là di tutte le altre considerazioni''.

Ma non finisce qui, dopo Irlanda-Italia il Coronavirus potrebbe mettere in discussione anche la partita del Sei Nazioni tra gli azzurri e l'Inghilterra, in calendario fra 5 settimane. Oggi il ministro britannico della Salute, Matt Hancock, non ha escluso di poter dare la stessa indicazione del governo irlandese sulla partita successiva della competizione. Sollecitato da parlamentari d'opposizione durante un dibattito a Westminster, Hancock si è impegnato a consultare il ministro dello Sport, Oliver Dowden, esperti e vertici della Federazione rugby per valutare al momento opportuno gli eventuali provvedimenti su Italia-Inghilterra. "Il nostro obiettivo è minimizzare ogni disagio sociale e rispettare i tifosi di rugby, ma al contempo garantire la salute pubblica: è un equilibrio difficile, ne discuteremo", ha dichiarato il ministro. Al momento, in ogni caso, la sfida che si dovrebbe giocare allo stadio Olimpico di Roma il 17 marzo, resta confermata.

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