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Coronavirus, Prandelli choc: "Ho perso amici e ho parenti in quarantena"

Cesare Prandelli, ex ct della nazionale italiana ha parlato con amarezza dell'emergenza coronavirus: "Ci saremmo dovuti fermare molto prima"

Coronavirus, Prandelli choc: "Ho perso amici e ho parenti in quarantena"

Tanti calciatori di Serie A sono risultati positivi al coronavirus e la sensazione diffusa è che forse il calcio come tutti gli altri sport si sarebbero dovuti fermare prima. In tanti in questi giorni hanno espresso la loro opinione in merito con l'ex allenatore di Genoa, Fiorentina e Valencia Cesare Prandelli che ha detto la sua in merito a questo contagio a tappeto. Il 62enne di Orzinuovi ha raccontato: "Ho perso alcuni amici per il coronavirus e ho alcuni parenti in quarantena che sono positivi, ma a casa. Forse abbiamo tardato di una settimana la chiusura di tutto".

Prandelli è residente nel bresciano uno dei luoghi maggiormente colpiti dal coronavirus. L'ex ct della nazionale italiana di calcio ha poi continuato: "Bisogna accettare la realtà e stare in casa, solo così si possono aiutare le persone. Ripeto, ho perso degli amici, è una situazione drammatica soprattutto per i familiari che non hanno potuto nemmeno stare vicini ai propri cari. In un paesino come Orzinuovi è bastata una partita a bocce contro una squadra di un paese del lodigiano per scatenare un focolaio. Anch'io ho parenti in quarantena o positivi, ma i sacrifici li stanno facendo in ospedale, medici e infermieri". Prandelli ha infine commentato lo stop per quanto concerne il mondo del calcio: "Sono un sportivo, ma bisogna pensare a chi soffre e riacquistare una dimensione umana".

I messaggi social di CR7 e Messi

La situazione è difficile in tutto il mondo e ora anche altre federazioni calcistiche stanno a tappeto seguendo i cinque principali campionati europei con Serie A capofila e poi seguita a ruota da Liga, Ligue 1, Premier League e Bundesliga. Anche due campionissimo come Cristiano Ronaldo e Lionel Messi hanno messo in secondo piano il calcio:

Son días complicados para todo el mundo. Vivimos preocupados por lo que está ocurriendo y queremos ayudar poniéndonos en el lugar de aquellos que peor lo están pasando, o bien porque les afectó directamente a ellos o sus familiares y amigos, o porque están trabajando en primera línea para combatirlo en hospitales y centros de salud. Quiero enviarles mucha fuerza a todos ellos. La salud debe ser siempre lo primero. Es un momento excepcional y hay que seguir las indicaciones tanto de las organizaciones sanitarias como de las autoridades públicas. Sólo así podremos combatirlo de manera efectiva. Es el momento de ser responsable y quedarse en casa, además es perfecto para disfrutar ese tiempo con los tuyos que no siempre se puede tener. Un abrazo y ojalá consigamos darle vuelta a esta situación cuanto antes. #QuedateEnCasa #StayAtHome

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