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Coverciano, gridano "negro di m..." a Balotelli

L'allenamento della Nazionale disturbato da alcune frasi razziste. Intervengono i carabinieri

Coverciano, gridano "negro di m..." a Balotelli

Un grave episodio di razzismo (e profonda stupidità) si è verificato stamani a Coverciano, dove la Nazionale di Prandelli ha cominciato la preparazione in vista dei Mondiali in Brasile. Un gruppetto di persone da dietro una siepe all’esterno del centro tecnico federale ha urlato "negro di m..." all’indirizzo di Mario Balotelli che stava facendo alcuni giri di campo assieme a De Rossi, Marchisio, Rossi e Cassano. L'attaccante inizialmente ha fatto finta di niente, poi senza interrompere la corsa si è rivolto ai propri compagni dicendo: "Solo a Roma e Firenze succedono certe cose". Sempre stamani all’interno di Coverciano alcuni bambini ospiti del centro tecnico federale hanno riempito di elogi e acclamato proprio Balotelli. L'altra faccia della medaglia del tifo (quello sano).

Per fare luce sugli insulti razzisti sono intervenuti i carabinieri di stanza al Centro di Coverciano. Gli agenti dell'arma sono usciti per controllare le persone presenti all'esterno della rete, ma hanno trovato soltanto una famiglia che cercava di assistere all'allenamento degli azzurri attraverso una siepe e non hanno identificato nessuno. Non è escluso, per evitare che avvengano altri simili episodi, a "turbare" il lavoro di Prandelli e degli azzurri, che possano essere intensificati i controlli. Fortunatamente Balotelli non si è fatto distrarre troppo da quanto accaduto. E' rimasto sul campo facendo anche lavoro personalizzato con uno dei preparatori atletici, Renzo Casellato, mentre da dietro la recinzione qualche ragazza lo incitava gridando "Mario, Mario".

Cesare Prandelli ha preferito minimizzare quanto accaduto, dicendo di aver sentito "solo cori belli. Se poi uno... pazienza". Molto più duro il commento del presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete: "È un comportamento inaccettabile di singole persone che non dovrebbe esserci, ma che purtroppo dobbiamo mettere in conto. L’importante è che si tratti di poche persone, il loro gesto dimostra lo scarso livello qualitativo".

"Con Mario parlo tanto, è un ragazzo perbene - dice Ciro Immobile in conferenza stampa -. Non mi va di parlare di queste forme di razzismo perché vorrebbe dire dargli spazio e non mi va. Non conta la città conta che nel 2014 si parla ancora dei neri, dei napoletani, dei gialli, dei verdi o dei rossi.

Su questo bisogna migliorare".

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