Anche CR7 positivo. La notizia è arrivata a metà di ieri pomeriggio: dopo cinque tamponi negativi l'ultimo dei quali però incerto - Ronaldo è stato costretto a fermarsi. Lo ha fatto nel ritiro della nazionale portoghese, aspettando di affrontare la Svezia in un match valido per la Nations League: «È asintomatico e in isolamento», è stato subito comunicato. Un po' come era accaduto con Ibrahimovic lo scorso 25 settembre: nessun problema fisico ma quarantena fino alla negatività, arrivata pochi giorni fa.
Per Ronaldo, da sempre maniacale nella cura del suo corpo, si tratta certamente di uno stop inatteso. Vero che nella serata di lunedì il fenomeno di Funchal aveva postato su Instagram una foto con tutta la nazionale portoghese intorno al tavolo, vero anche che viene difficile immaginare che non siano state prese tutte le precauzioni possibili. Dall'altro lato va anche ricordato che CR7 solo pochi giorni fa evocato dal presidente della regione Campania, De Luca, secondo cui la Juve doveva «ringraziare il Napoli se Ronaldo non ha il Covid» - è il terzo positivo nella nazionale lusitana: il primo era stato Josè Fonte del Lille, in isolamento da martedì scorso. A lui si era poi aggiunto il portiere Anthony Lopes: adesso è toccato appunto allo juventino, sceso in campo domenica contro la Francia dopo avere lasciato in anticipo insieme ad altri sei compagni e contro le indicazioni societarie - l'isolamento fiduciario in cui era stata posta la Juventus dopo la positività di due membri dello staff rilevata un paio di giorni prima del match poi non disputato contro il Napoli. Va da sé che CR7, in attesa di tornare in Italia, dovrà rinunciare alla partita di sabato sera contro il Crotone e all'esordio stagionale in Champions, martedì a Kiev: altamente improbabile vederlo in campo anche domenica 25 contro il Verona, con un discreto punto interrogativo anche per mercoledì 28 quando allo Stadium arriveranno Messi e il Barcellona, tenendo conto che il protocollo Uefa (al punto 7.7) prevede che il placet per tornare in campo nelle competizioni europee debba arrivare sette giorni prima.
Adesso, insomma, non resta che attendere: secondo le prime indicazioni, l'attaccante dovrebbe restare in Portogallo almeno fino al termine della settimana sottoponendosi a un tampone non prima di cinque giorni. A quel punto, dovesse essersi negativizzato, se ne valuterà il rientro a Torino. Certo, rispetto al covid, Ronaldo ha finora dimostrato una certa impazienza: già durante il lockdown, quando aveva raggiunto Madeira, il cinque volte Pallone d'Oro era stato criticato per gli allenamenti e i continui spostamenti per raggiungere il campo di Funchal al punto da costringere Pedro Ramos, responsabile politico della sanità a Madeira, ad affermare che «lui non ha alcun permesso speciale per allenarsi: ha diritto di farlo finché rispetta le regole, come tutti i cittadini». Quanto alla fuga dal J Hotel, la stessa gli è costata l'apertura di un doppio procedimento a suo carico, sia da parte della procura di Torino che di quella federale: una multa non gliela negherà nessuno, ecco.
Per la Juve, che ieri sera ha messo in isolamento l'Under 23 causa positività del suo allenatore Lamberto Zauli, si tratta di un bel guaio.
Che arriva in un momento non così caldo' della stagione ma che certo non metterà di buon umore l'ambiente bianconero alle prese anche con i guai fisici di Dybala, vittima di fastidi intestinali che gli hanno impedito di scendere in campo con l'Argentina.
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