Napoli - I beneventani, che da sempre hanno il Napoli nel cuore, questa volta faranno ovviamente un'eccezione. Parola d'ordine in città: si tifa giallorosso per il primo derby in serie A. Che non sarà comunque il primo in assoluto: l'unico precedente risale ai tempi della rinascita partenopea, parliamo di serie C, doppio due a zero per i cugini azzurri. Questa volta è diverso, è una vigilia particolare perché si fa fatica a tifare contro il Napoli ma si deve tifare Benevento per evitare che la crisi diventi irreversibile: un'altra sconfitta farebbe vacillare certezze e fiducia.
Il primo derby in A ha strani incroci e sensazioni forse gentili. Non c'è storia, non ci sono le stimmate della rivalità accesa, non esiste odio tra le tifoserie, uniche in Campania ad essere gemellate. Resiste invece il ricordo della squisita ospitalità sannita, quindici anni fa: con il San Paolo finito ko a causa di un nubifragio, il Napoli emigrò al Santa Colomba per sette volte. Ma Napoli-Benevento è nel ricordo soprattutto di Carmelo Imbriani, scomparso a 37 anni quando era sulla panchina giallorossa, da giocatore tre stagioni nel Napoli targato Boskov che si oppose all'ingaggio di Pippo Inzaghi convinto che quel dolce ragazzo di Ceppaloni potesse dare tanto alla sua squadra, il massimo della felicità quando al debutto fece gol in casa dell'Atalanta. Ci sarà il fratello Giampaolo oggi al San Paolo, così come non mancherà il sindaco Mastella, l'ex guardiasigilli del fu governo Prodi, supertifoso napoletano anche se il ruolo istituzionale lo obbliga a cambiare fede. Per lui sì che sarà un derby di fuoco con il collega De Magistris: non se le sono mai mandate a dire da quando il napoletano faceva il magistrato e lo mise sotto inchiesta.
I tifosi del Benevento avrebbero voluto invadere in massa il mitico San Paolo: poco più di mille i biglietti a loro destinati, ne chiedevano di più, il Napoli avrebbe voluto accontentarli ma la Questura ha privilegiato la prudenza: non esistono precedenti, vediamo come va questa, cioè se davvero esiste amicizia tra i due club. Marea azzurra in fibrillazione, attesi in quarantamila, la gente vuol verificare lo stato di crisi dopo lo Shakhtar. O magari proseguire nel discorso della grande bellezza per accarezzare il sogno scudetto.
Sarri farà turnover, previste almeno tre rotazioni rispetto alla Champions. Problema opposto per Baroni (quattro titolari out), un altro eroe del San Paolo: fu suo il gol alla Lazio nel '90 che regalò al Napoli il secondo tricolore della storia. «Ma chissà se si ricordano ancora di me».
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