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La Dea fallisce l'aggancio al terzo posto

Pereyra e Muriel in rete, super Musso salva i friulani. Gasp frena ancora

La Dea fallisce l'aggancio al terzo posto

Non basta l'ennesima prodezza di Luis Muriel all'Atalanta per sbancare Udine e balzare al terzo posto. Alla Dacia Arena i nerazzurri si fanno bloccare sull'1-1 dalla squadra di Gotti, che con il pari puntella la sua traballante panchina allontanando gli spettri di Semplici e Donadoni, che aleggiavano sulla sua panchina da qualche giorno. Pronti-via l'Udinese passa subito in vantaggio: servono 23 secondi al Tucu Pereyra per eludere Romero e Toloi e trafiggere Gollini. A innescare l'ex Juve capitan Kevin Lasagna, all'ultima con la maglia bianconera. Il centravanti è vicino al Verona per circa 9 milioni.

Col trascorrere dei minuti la Dea si scuote e diventa padrona del campo fino al pareggio arrivato in chiusura di prima frazione di gioco grazie a Luis Muriel. Il colombiano slalomeggia tra Becao e Bonifazi e piazza la stoccata dell'1-1. Il goleador atalantino sale così a quota 11 centri in campionato (7 nelle ultime 7 giornate). Media-gol pazzesca: va a segno ogni 50 minuti in campionato. Nessuno come lui. Sia in Italia sia nei principali campionati top europei. Nella ripresa sale in cattedra il portiere friulano Musso per blindare il punto. Neppure gli ingressi di Ilicic e Zapata abbattono il muro dei padroni dei casa. Per l'Atalanta secondo pareggio di fila.

Mentre si allungano a 9 i risultati positivi (6 successi e 3 pareggi) ottenuti senza il Papu, sempre ai margini e in uscita. La Fiorentina resta vigile e anche il Monza ha fatto un tentativo nei giorni scorsi, ma i desideri del Diez non cambiano: vorrebbe una big per provare a vincere lo scudetto. L'Inter però è immobile causa vicende societarie legate a Suning. Ecco perché il tormentone Papu rischia di trascinarsi fino alle ultimissime ore del calciomercato invernale.

Con l'Atalanta spettatrice e pronta a cogliere occasioni: piace il centrale Ahmedhodzic del Malmo.

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