In un giorno solo sono arrivate tutte le risposte sui problemi autentici e sulle fake news del Milan, precipitato in un mese giusto (dalla Roma) dal secondo posto a meno 5 dal Napoli a meno 18 punti e con la zona Champions lontana. Possiamo metterle in fila per comodità del lettore. 1) Le critiche di Sacchi sulla scelta della difesa a 3: «Ci mancano due aspetti: costruzione dal basso e fase difensiva più solida. Ho deciso il cambio per colmare queste due lacune. Accetto le critiche». 2) Gli infortunati partendo da Maignan (al netto della spazzatura che gira sui social): «Mike ogni giorno sta meglio, sta meglio la cicatrice. Bennacer e Tomori torneranno in gruppo domenica». Tradotto: il portiere francese, secondo una ricostruzione cara allo staff medico rossonero, è stato tradito dal suo personale preparatore e tornerà forse a Londra tra fine febbraio e i primi di marzo. Gli altri due in campo martedì in Champions. 3) Il mercato, con precedenza alla scelta di non acquistare un portiere a gennaio: «Ho deciso io con l'area tecnica, perché abbiamo fiducia in Tatarusanu. Gli altri acquisti sono tutti giovani di talento. Ricordatevi dopo quanto tempo Kalulu e Leao sono diventati protagonisti. La società non ha sbagliato ad acquistarli, io sto attento a non utilizzarli in un momento difficile e a preferire i più esperti. Il modulo a 3 non esclude a priori CDK e comunque non voglio rinunciare a un calcio propositivo». 4) Come mai Leao e Theo Hernandez hanno le gomme sgonfie? «Avrei fatto riposare Leao a inizio gennaio così come Theo reduci dal mondiale ma a causa degli infortuni (Rebic e Ballò Tourè ko a Eindhoven) ho dovuto utilizzarli subito. Theo ha avuto un calo fisiologico (ha perso 9 chili di muscoli, ndr), ora sta bene». 5) Capitolo Ibra: «Sta meglio, l'autonomia è quasi nulla ma è pronto per stare con noi, ha sempre svolto il ruolo di motivatore, non ci sono rimpianti per la lista Champions perché in questo momento ha una garanzia limitata». 6) Il post di Davide Calabria, capitano e portavoce di Milanello su voci di litigi tra calciatori e addirittura beghe amorose: «Posso accettare tutto tranne le falsità!». 7) Incontro con il manager di Giroud per il rinnovo: «Siamo vicini e lontani, decidono loro» la frase pronunciata a fine summit che dice tutto e niente. Spiegazione: le richieste francesi sono lontane dalle proposte rossonere.
Veniamo a stasera, sfida col Torino, l'incubo di questa stagione (due sconfitte, una in campionato all'andata, l'altra più recente in coppa Italia): «Comincia un altro campionato» è l'idea di Pioli passata al gruppo squadra che può godere ancora del sostegno del suo pubblico (già 65 mila biglietti venduti, totalizzati un milione di spettatori da inizio stagione).
Ultimo argomento non affrontato in conferenza stampa: la condizione fisica scadente: è il peccato originale emerso tra Milanello (4 dicembre inizio preparazione invernale) e Dubai. Nelle prossime settimane si proverà a colmare le gravi lacune.
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