Dietro Napoli, brutte notizie e addio fattore campo

Nemmeno Mourinho è riuscito a molestare il Napoli, gli ha consegnato la vittoria dopo aver già annunciato il verdetto finale, scudetto con quattro mesi di anticipo

Dietro Napoli, brutte notizie e addio fattore campo

Nemmeno Mourinho è riuscito a molestare il Napoli, gli ha consegnato la vittoria dopo aver già annunciato il verdetto finale, scudetto con quattro mesi di anticipo. Il gol prepotente di Osimhen è stato come una porta sbattuta in faccia agli scocciatori, quello di Simeone ha svegliato il sogno romanista. Dietro il Napoli c'è soltanto fuffa, l'Inter è a meno tredici e il caso Skriniar conferma la schizofrenia di mercato e di gestione. Brutte notizie altrove, non si hanno più notizie del fattore campo, saltate le sicurezze del passato, San Siro e Allianz sono territori di piacere per gli ospiti, specie quando vengono considerati minori, l'Empoli aveva spiazzato l'Inter, il Sassuolo ha svergognato il Milan e il Monza ha approfittato di un gruppo sbandato e sbadato che nulla ha a che fare con la Juventus, così come la Fiorentina ha bloccato una Lazio poco sarriana, all'Olimpico. Crisi piena per Pioli, di colpo spinto fuori dal quartetto di champions, l'Atalanta di Gasperini è pronta a fare il colpo; squallore assoluto per Allegri che ha mediocri idee e malissimo utilizzate, un solo attaccante per un'ora, cinque nelle mezzora finale, roba che nemmeno nelle sagre paesane. Il futuro di Pioli sta nel derby, diciotto gol incassati in sei partite, compresa la supercoppa, tutta la squadra è fuori giri e su alcuni rossoneri sarebbe doverosa una riflessione, esempio: qualcuno dovrà comprendere perché Deschamps ha sempre utilizzato Lucas e non Theo Hernandez.

Il futuro di Allegri è già segnato, il livornese ha scoperto la parola salvezza, se avesse dignità, visti i denari già abbondantemente incassati, dovrebbe per forma presentare le dimissioni, non può essere licenziato per lo scriteriato contratto firmato dall'ex titolare della ditta e lancerebbe nello smarrimento la nuova dirigenza che non ha ancora provato l'ebbrezza di una vittoria, la squadra è a 5 punti dalla zona retrocessione, i due argentini sono in gita, il resto è grigiastro, demotivato. Oggi, probabilmente, le motivazioni della sentenza, giovedì coppa Italia contro la Lazio, lo stordimento del gruppo e del suo gestore, preannunciano altri tormenti.

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