La difesa nazionale «Non è derby dei fischi»

De Sciglio e Ranocchia in coro sui loro club in crisi «Giusto pretendere sempre vittorie da Milan e Inter»

Ranocchia e De Sciglio, uno accanto all'altro a Coverciano. Compagni azzurri, avversari tra dieci giorni nel derby di una Milano che non ride, Milan-Inter. Scherzano, fanno qualche battuta, ma sono molto uniti nel dire che «i fischi di San Siro fanno male». De Sciglio potrebbe avere nell'Italia un concorrente speciale per la fascia: El Shaarawy. «Stefano rispetto a me è più offensivo, può anche essere utilizzato per un cambio di modulo, per lasciarlo più alto senza farlo rientrare. La concorrenza è positiva, la viviamo bene». Con Ranocchia, invece si parla della mancanza di continuità: «Ora sto bene fisicamente, sono maturato, la fascia da capitano mi ha responsabilizzato. Il mio modello è Nesta, è sempre stato lui».

E siamo al vulnus, alla ferita che sanguina. Il bilancio delle milanesi è in rosso, sono tante le criticità e i tifosi sono stanchi. Coverciano e l'Italia possono diventare potenti anestetici per dimenticare la sofferenza: «Quando veniamo a Coverciano - dice De Sciglio - pensiamo solo alla Nazionale, i nostri club finora hanno avuto delle difficoltà, ma questi momenti passeranno col lavoro quotidiano. Il derby sarà una bella partita fra due squadre che vogliono vincere a tutti i costi, ma prima dobbiamo pensare alla Croazia: è fondamentale». «Qui si pensa solo alla Nazionale - risponde sicuro Ranocchia - e questo può fare bene. I problemi del club è giusto che restino lì».

Siamo ai fischi di San Siro che tagliano come lame. Inter contestata dopo il pari con il Verona: «È normale e legittimo - riparte Ranocchia - che quando le cose non vanno bene la gente fischi. Certo, a noi giocatori non fa piacere, magari per qualcuno è positivo, lo stimola, ma per qualcun altro è negativo, soprattutto per la giovane età, e va un po' in crisi. Spero che la Nazionale venga accolta con gli applausi». Fischi anche per il Milan dopo il ko con il Palermo: «Non fanno mai piacere - rincara la dose il rossonero -, ma è normale che per due grandi squadre come Milan e Inter la gente speri in una vittoria, è anche giusto». Scatta la battuta di Ranocchia a De Sciglio: «Che fai, stai copiando...?».

Ma Ranocchia e De Sciglio non sono pessimisti, credono ancora al terzo posto, nonostante che Juve, Roma e Napoli abbiano dimostrato di più fino ad oggi: «Noi rossoneri - risponde De Sciglio - ce la possiamo giocare benissimo per il terzo posto, abbiamo fatto partite buone e altre meno... Si, sono convinto che ci possiamo arrivare anche se dobbiamo migliorare in tante cose...». «La classifica è corta - dice Ranocchia - manca tantissimo, il periodo negativo speriamo che sia alle spalle, speriamo di svoltare nel derby».

Chiellini ha parlato di buco generazionale per la difesa. La domanda e' per Ranocchia: «Qui in Nazionale abbiamo Rugani, ma non ci sono tanti difensori in giro... Io e Ogbonna siamo già qui». C'è intesa anche sulla Croazia: «Squadra forte con tante individualità». Immancabile, come sempre, una considerazione su Balotelli, stavolta tocca alla disciplina tattica: «Conte cerca - parla Ranocchia - di rendere facile tutte le cose. Quanto a Mario sta facendo bene come tutti gli altri attaccanti: fa gol quando deve fare gol e difende quando deve difendere. Mi auguro che il gruppo gli dia un aiuto per tornare ai suoi livelli perché ha un valore incredibile».

Chiude De Sciglio: «Mario è un giocatore come tutti noi, qui ha la possibilità di far vedere il suo valore. Va lasciato tranquillo. Per il suo carattere, che è particolare, è sempre sotto l'occhio di tutti, ma resta un bravo ragazzo, molto semplice, molto tranquillo, poi in campo le qualità ce l'ha».

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