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Il "derby" di Roma

Domani sfida tra i giallorossi, rivitalizzati dall'ex bandiera De Rossi, e l'Inter di Inzaghi, ex giocatore e tecnico della Lazio

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Ogni volta, Roma per Inzaghi è un colpo al cuore. La Lazio, l'Olimpico, i derby e poi Mourinho, che i tifosi nerazzurri amano come se fosse ancora il 2010; l'anno scorso Dybala, che sembrava già dell'Inter ma poi non se ne è fatto nulla. Domani De Rossi, capitan futuro e mister presente, il pronto soccorso giallorosso che al pronti-via ha vinto 3 volte su 3 anche se contro l'ultima, la penultima e la terzultima in classifica. De Rossi contro Inzaghi: l'esame è per entrambi, i rischi anche. Ridare fiato alla Juventus per l'uno, sgonfiare l'illusione per l'altro. De Rossi bandiera romanista, anzi leggenda. Inzaghi laziale: non proprio storia ma quasi, anche se poi di derby ne ha giocati appena 2 da titolare (9 in totale), senza mai segnare. L'ultimo è dell'autunno 2008, appena uno scampolo di partita, insufficiente per rimontare la Roma, in cui DDR era già intoccabile bandiera. Trentuno i derby di De Rossi, di cui 14 vinti, con 2 gol. Inzaghi già allenatore affermato in cerca del primo scudetto dopo un mare di coppette; De Rossi alle prime partite e appunto imbattuto in Serie A, solo vittorie, magari è un record.

Per entrambi, l'Olimpico è stato lo stadio dei sogni. Per De Rossi è tornato a esserlo, sperando di essere solo all'inizio. La prima volta a Roma da tecnico, contro la Lazio, per Inzaghi però è stato un incubo, cioè una sconfitta. Non la seconda, contro Mourihno e la Roma, uno 0-3 da battimani in 45 minuti, una delle partite più belle della bella Inter di Simone, detto anche il Demone di Piacenza dai suoi giocatori. L'ultima volta a Roma, poco prima di Natale, Inzaghi ha abbattuto il tabù biancoceleste, dopo una seconda sconfitta. Contro la Roma invece ha vinto anche l'anno scorso, gol di Dimarco e Lukaku, cioè due volte su due e adesso tanta voglia di fare tre su tre.

Dell'andata a San Siro, dove invece l'anno scorso decise Dybala, tutti ricordiamo tutto, forse la peggiore versione di Mourinho, difesa a oltranza e rinuncia totale a ogni idea di attacco, altro che Mazzarri. E Lukaku isolatissimo, che pure i tifosi interisti non riuscirono a fischiarlo quanto avrebbero voluto, tante poche furono le volte in cui ebbe il pallone fra i piedi.

Domani sarà un'altra storia e sarà il popolo giallorosso a comandare, almeno dagli spalti: Lukaku e Dybala insieme come avrebbero potuto essere nell'Inter e come invece non è mai stato, nella Roma che DDR risistemerà com'è giusto che sia, dovendo affrontare la prima in classifica, la migliore di tutte.

Per Inzaghi, ancora una volta l'Inter più forte possibile, cominciando dall'ex Mkhitaryan, che come nessun altro servirebbe a De Rossi per limitare la carica elettrica di Calhanoglu.

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